Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

novembre 1915

Industrie impegnate nella produzione bellica

A Bologna le aziende del comparto meccanico sono le prime ad essere impegnate nella mobilitazione industriale.

Tra la fine del 1915 e l'inizio del 1916 le Officine Calzoni, la Zamboni e Troncon, la Fervet, la Sigma e la Parenti sono dichiarate ausiliarie e vanno ad affiancarsi al Pirotecnico e alle altre imprese statali: la Direzione di Artiglieria, il Carnificio di Casaralta, l'Opificio Vestiario e la Lavanderia militare.

La Calzoni dal 1914 fornisce al Pirotecnico macchine per la produzione di caricatori e cartucce in ottone per il fucile modello '91, per bossoli da pistola e forni per ricuocere i bossoli in ottone.

La Parenti, entrata in società con la francese Darraq Proiettili, durante il conflitto sfornerà a ritmo continuo bombe da 210, sfruttando massicciamente il lavoro femminile.

La Barbieri e la Maccaferri diventeranno ausiliarie solo nel 1918: opereranno come assimilate nella produzione, la prima, di impianti di refrigerazione, la seconda di reti e filo spinato.

La Baschieri e Pellagri, dedita alla fabbricazione di polveri da caccia, sarà la prima industria chimica ad essere dichiarata ausiliaria nel 1916 e concentrerà la sua produzione nel fulmicotone per polverifici.

Nell'aprile 1916 anche la S.A. di Borgo Panigale metterà la sua produzione di acido solforico a disposizione di ditte come la Sipe e la Dinamite Nobel.

Nel settore dei beni di consumo, tra le aziende indirizzate alla produzione bellica ci sarà la Canonica di Casalecchio, i cui filati di canapa serviranno alle calzolerie militari, e la cartiera del Maglio di Pontecchio, produttrice di cartine per le sigarette.

Tra le industrie alimentari l'attenzione del Comitato per la Mobilitazione (CRMI) si concentrerà soprattutto sullo zuccherificio, mentre Prospero Genovesi affiancherà al Carnificio militare di Casaralta un proprio stabilimento, situato a Santa Viola, per la produzione di scatolette di carne.

Approfondimenti
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 388-394
  • Orlando Pezzoli, Fuori porta, prima del ponte: Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, pp. 55, 61-62
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 12
  • Le tracce di una storia. Lavoro, usi e costumi a S. Viola, a cura del Quartiere Reno, 2. ed., Bologna, Comune di Bologna, 1987, p. 74
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