Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

15 dicembre 1912

Scissione della Camera sindacale

Il 15 dicembre il congresso provinciale delle leghe unitarie ratifica la scissione della Camera sindacale.

La separazione dalla CGdL dei sindacalisti rivoluzionari, guidati da Alceste De Ambris e Filippo Corridoni, è maturata durante il Congresso costitutivo dell'USI, tenuto a Modena dal 23 al 26 novembre.

A Bologna la nuova Camera del lavoro confederale (CGdL), egemonizzata dai socialisti riformisti - e alla quale aderisce organicamente la Federterra - conta 242 leghe e oltre 30,000 lavoratori organizzati. Primo segretario è il socialista Carlo Gaviglio. Avrà sede dal gennaio 1913 in via Cavaliera 22.

La vecchia Camera del Lavoro, con sede in Mura di Porta Lame, aderisce al sindacato anarchico USI (Unione Sindacale Italiana). E' guidata da Armando Borghi (1882-1968) di Castel Bolognese, leader sindacale dei calzolai, reduce dall'esilio a Parigi.

L'USI entrerà in crisi in occasione dell'intervento in guerra dell'Italia. Il prevalere della tesi neutralista, sostenuta dagli anarchici, provocherà una grave scissione interna, con l'uscita dei sindacalisti rivoluzionari favorevoli all'intervento.

Dopo la scissione la sede nazionale sarà trasferita a Bologna e verrà stampato un nuovo organo ufficiale. “Guerra di classe”.

Con l'arresto e il confino di Borghi e la partenza per il fronte del suo vice, Clodoveo Bonazzi (1890-1955), la camera del lavoro anarchica sospenderà di fatto la sua attività. Avrà una effimera ripresa nel dopoguerra, ma cesserà di funzionare del tutto tra il 1923 e il '24.

Approfondimenti
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 35, 89
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 268-270
  • Alessandro Aruffo, Breve storia degli anarchici italiani. (1870-1970), Roma, Datanews, 2004, p. 103
  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, p. 31
  • Dizionario biografico degli anarchici italiani, Pisa, BFS, 2003, vol. 1., pp. 213-215 (C. Bonazzi), 228-236 (A. Borghi)
  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, v. 1., p.127
  • Vittorio Emiliani, Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi, Ravenna, Longo, 1995, pp. 90-91
  • I grandi di Romagna. Repertorio alfabetico dei romagnoli illustri dall'Unità d'Italia ad oggi, a cura di Mauro Tedeschini, Bologna, Poligrafici editoriale, 1990, pp. 32-33 (Armando Borghi)
  • Luigi Martini, Cgil. Le sedi. Le rosse architetture, Roma, Ediesse, 2010, p. 123
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 3. Frammenti di storia bolognese, Bologna, Minerva, 2013, pp. 43-44
  • Antonio Senta, Il sindacalismo anarchico a Bologna (1893-1923), Bologna, Edizioni Atemporali, 2013, p. 11
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, pp. 102-107, 148
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 264
  • Storie di Case del Popolo. Saggi, documenti e immagini d'Emilia-Romagna, a cura di Luigi Arbizzani, Saveria Bologna, Lidia Testoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1982
  • Fiorenza Tarozzi, Armando Borghi organizzatore politico-sindacale a Bologna (1907-1911), in "Bollettino del Museo del Risorgimento", XXVIII (1983), pp. 24-36
vedi tutto l’anno 1912