Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 agosto 1909

Gli agrari acquisiscono il "Resto del Carlino"

Un gruppo di imprenditori agrari bolognesi e ravennati ottengono il pacchetto di maggioranza del “Resto del Carlino” dalle mani della famiglia Zamorani, proprietaria dal 1885.

I nuovi padroni cambiano radicalmente l'indirizzo democratico e filo-socialista del giornale. Protesta l'Associazione dei giornalisti.

Alcuni redattori si dimettono: tra essi lo storico capocronista Giuseppe Villani, "burbero benefico dalla bella testa michelangiolesca, dall'ingegno sveglio e versatile", e il nipote di Giosue Carducci, Manlio Bevilacqua.

Un corteo notturno giunge fino sotto le finestre della sede di piazza Calderini, mentre un affollato comizio di protesta si svolge il giorno successivo presso la Società Operaia.

La redazione del "Carlino" sarà rifatta con giornalisti provenienti dai fogli rivali: l'"Avvenire" e il "Giornale dell'Emilia".

Protagonista della "svolta liberale" del quotidiano bolognese è l'avv. Enrico Pini (1851-1928), a lungo consigliere comunale e provinciale e deputato della Destra per cinque legislature.

Nel 1891 ha fondato e poi presieduto la compagnia assicurativa Reale Grandine. Negli anni prebellici diverrà presidente di altre quattro grandi S.p.A. operanti nei settori dei concimi chimici, dei prodotti farmaceutici, dei laterizi e dei cementi (Società Anonima Bolognese per l'industria dei concimi e prodotti chimici, Stabilimento Chimico farmaceutico Bonavia e Negri, Società Bolognese di Elettricità e Società Gallotti).

Dopo il ritiro dalla vita politica si dedicherà alle istituzioni per la tutela dell'infanzia, come presidente dei Pii Istituti Educativi.

Approfondimenti
  • Ugo Bellocchi, Il Resto del Carlino, giornale di Bologna, Bologna, Il Resto del Carlino, 1973, pp. 92-94
  • Dino Biondi, Il Resto del Carlino 1885-1985. Un giornale nella storia d'Italia, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1985, p. 97
  • Davide Daghia, Bologna insolita e segreta, Versailles, Jonglez, 2017, pp. 118-119
  • Nazario Sauro Onofri, I giornali bolognesi nel ventennio fascista, Bologna, Moderna, stampa 1972, p. 90 sgg.
  • Alberto Preti, Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento, Imola, University press Bologna, 1984, p. 172
  • Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., Bologna in età contemporanea, tomo 1., 1796-1914, a cura di Aldo Berselli e Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 300
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