Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1867

L'Officina Gaetano Barbieri

Viene fondata la fonderia di ghisa Gaetano Barbieri. La fabbrica è a Castel Maggiore, nei locali che erano stati in precedenza sede dell' Officina meccanica con fonderia in Bologna (poi De Morsier).

In un primo tempo prevarrà l'attività di fusione, con eccellenti prodotti, come i lampioni in ghisa della Montagnola e quelli del palazzo della Cassa di Risparmio.

Nel 1876 alla fonderia verrà associata una officina meccanica dotata di un motore a vapore di 30 cavalli e di una turbina di dieci cavalli.

Nel 1880 la ditta assumerà la ragione sociale Gaetano Barbieri & Co. I 100 operai occupati di quell’anno diventeranno 197 nel 1887.

Lo Stabilimento meccanico e fusorio Gaetano Barbieri & Co produrrà macchine per l'industria, caldaie a vapore, locomobili, ponti metallici (ad esempio le guide del ponte girevole di Taranto).

Produrrà anche semplici tipi per l'agricoltura, di grande diffusione: torchi da vinacce e olive, ventilatori per cereali.

Dal 1898, sotto la guida dell'ing. Deodato Barbieri, si specializzerà in macchine frigorifere attivate da potenti compressori, divenendo la principale fornitrice dell'esercito.

Avrà grande rilievo nello sviluppo urbanistico bolognese di fine secolo, con interventi di consolidamento di edifici, quali la torre Asinelli, il Mercato delle Erbe in San Gervasio, il deposito dei tram della Zucca, il forno del pane.

Dopo la prima guerra mondiale la produzione si perfezionerà con la costruzione di compressori verticali ad anidride carbonica. Dal 1925 la Barbieri realizzerà in Romagna i primi impianti per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli.

Durante la seconda guerra mondiale l'azienda sarà impegnata nella produzione di materiale bellico: pezzi di artiglieria, armi portatili, proiettili.

Dalla metà degli anni '40 saranno prodotti i primi congelatori mobili a -40° e nel 1952 verrà brevettato il sistema di fabbricazione del ghiaccio in blocchi "Rapid Ice".

Nel 1972 l'azienda assumerà la denominazione di Technofrigo Europa e dal 1994 entrerà a far parte del gruppo tedesco GEA nella posizione di leader mondiale nell'industria degli impianti di refrigerazione ad uso alimentare, ma anche chimico e farmaceutico.

Approfondimenti
  • Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, p. 27
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, pp. 118-119
  • Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 113
  • Milana Benassi Capuano e Maria Angela Neri, Oltre i cancelli... al Reno, Bologna, Istituto Comprensivo n. 1, 2010, p. 108 (data cit.: 1870)
  • Comune di Bologna, Macchine, scuola, industria. Dal mestiere alla professionalità operaia, Bologna, Il mulino, 1980, pp. 154-166
  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, v. 1., p. 84
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 66-69
  • Valerio Montanari, Carlo Garulli, Castel Maggiore tra storia e memoria, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 79-80
  • Gian Carlo Roversi, Castel Maggiore nell'800: nascita e sviluppo di un borgo industriale. Appunti per una storia, in: "Il Carrobbio", (1985), p. 316
  • La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Martorelli, Bologna, Minerva, 2016, pp. 33 (data cit.: 1870), 74-76
  • Vera Zamagni, L'economia, in Renato Zangheri, Bologna, Roma, ecc., Laterza, 1986, p. 261
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