Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1863

La fonderia Calzoni si trasferisce in viale Pietramellara

La fonderia Calzoni si insedia agli Orti Garagnani davanti alla stazione ferroviaria, nella zona che un tempo ospitava il molino Galliera, tra il canale delle Moline e le mura di cinta medievali. La nuova fabbrica è progettata dall'ing. Filippo Buriani (1847-1898).

L'attività fu avviata all'inizio del secolo da Giuseppe Calzoni, che cambiò il proprio mestiere di macellaio in quello di produttore di candele steariche.

Dal 1830 il figlio Alessandro, usando tecniche simili di fusione, iniziò a produrre, in una piccola officina in Strada Maggiore, posate di peltro e vari tipi di torchio.

Nel 1834 fu in grado di costruire un impianto a vapore per filanda. Nel 1851 la ditta fu invitata alla grande Esposizione di Londra.

Dopo la morte di Alessandro (1855), la fonderia, in mano ai suoi figli, ha iniziato a sfornare motrici e caldaie a vapore, macchine per industrie agricole (molini, torchi, tritacarne), locomobili, macchine per la carta e lo zucchero.

Nel 1867 produrrà la prima turbina idraulica, consolidando in seguito l'attività nel campo delle apparecchiature per le centrali idroelettriche (turbine, valvole, pompe, motori, ecc.).

Dai 100 addetti del 1872 passerà ai 250 del 1887, con un parallelo, costante, incremento della meccanizzazione.

Nel 1876 la ditta otterrà un brevetto industriale di grande successo: quello del torchio "a leva multipla ad azione continua", per la spremitura dell'uva e delle olive. Ne verranno prodotti 2.400 pezzi, distribuiti in tutta Italia.

L'uscita dalla crisi degli anni Ottanta avverrà con l'inizio della produzione in esclusiva di motori a gas su brevetto tedesco, in seguito continuamente modificati e perfezionati.

Nel 1920 la Calzoni trasferirà nuovamente la sede nel rione Santa Viola, in una vasta area di proprietà delle Fonderie Parenti. Nel 1923 l’azienda stipulerà un accordo di compartecipazione con la società Riva di Milano, nata nel 1889.

Approfondimenti
  • Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, p. 27
  • Aurelio Alaimo, La ricerca della specializzazione: l'industria meccanica in Emilia (1850-1950), in Archeologia industriale in Emilia Romagna Marche, a cura di Giorgio Pedrocco e Pier Paolo D'Attorre, Cinisello Balsamo, Pizzi, 1991, p. 134
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, pp. 113-116
  • Milana Benassi Capuano e Maria Angela Neri, Oltre i cancelli... al Reno, Bologna, Istituto Comprensivo n. 1, 2010, p. 88, 108
  • Aldo Berselli, Bologna nel 1888, in Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, p. 122 (foto delle Officine Calzoni)
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 133 (foto: Officine Calzoni)
  • Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, pp. 61-63
  • Giuseppe Coccolini, Sviluppo edilizio-urbanistico in Bologna da Napoleone alla Prima Guerra mondiale. Cronologia degli avvenimenti più importanti, in "Strenna storica bolognese", XLV (1995), pp. 161-189
  • Comune di Bologna, Macchine, scuola, industria. Dal mestiere alla professionalità operaia, Bologna, Il mulino, 1980, pp. 154-163, 222-223 (foto)
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 71-75
  • 1834-1994. Centosessant'anni di vita della Calzoni, Bologna, Riva Calzoni, stampa 1993
  • Maria Angela Neri, Quando si tirava la vita coi denti ... , a cura di Gianfranco Paganelli, Bologna, Centro sociale ricreativo culturale Santa Viola, 2004, pp. 144-161 (foto)
  • Pier Paola Penzo, L'urbanistica incompiuta. Bologna dall'età liberale al fascismo, 1889-1929, Bologna, CLUEB, 2009, p. 18
  • Orlando Pezzoli, Fuori porta, prima del ponte: Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, pp. 56-58
  • Alberto Preti, La vita economica bolognese nel cinquantennio post-unitario, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 52
  • Antonio Selvatici, Appunti per una storia dell'imprenditoria bolognese, in Interpretare l'innovazione, a cura di Massimo Tozzi Fontana, Giorgio Dragoni, Bologna, Il Nove, 1997, pp. 209-216
  • Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966, p. 120 (ill.)
  • Vittoria Toschi, Il nodo ferroviario e la stazione di Bologna, in: Caleidoscopio. Club degli urbanisti ragionevoli, Conversazioni di urbanistica e architettura, Bologna, Pendragon, 1994, p. 12
  • Vera Zamagni, L'economia, in Renato Zangheri, Bologna, Roma, ecc., Laterza, 1986, p. 261
vedi tutto l’anno 1863