Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

7 febbraio 1860

Bando per una nuova strada alla stazione della ferrovia

Dove
Via dell'Indipendenza - Bologna

Il sindaco Pizzardi promuove un concorso per il progetto della strada che dal centro cittadino deve condurre alla nuova stazione ferroviaria fuori Porta Galliera.

Dopo l'inaugurazione della linea Bologna-Piacenza nel 1859, la porta è quasi ogni giorno teatro di un “dramma stradale”, con ingorghi provocati dai carri delle merci e dalle vetture dei passeggeri.

Il progetto deve essere messo a punto entro sei mesi, con la previsione di una spesa massima di 330.000 lire. Ai concorrenti del concorso vengono messi a disposizione gli studi già fatti negli anni precedenti da Luigi Franceschini e da Giuseppe Mengoni.

Entro la fine di gennaio del 1861 vengono presentati diversi progetti da parte degli ingegneri Pompeo Mattioli, Luigi Neri, Marco Manini, Carlo Brunelli.

Nel dicembre dello stesso anno è pronta anche una proposta dell'ing. Coriolano Monti, capo dell'Ufficio Tecnico, redatta anche grazie ai suggerimenti dell'ing. Antonio Zannoni e dei professori Arienti e Masini. Gli eleborati sono esposti pubblicamente in Municipio nel marzo del 1862.

Pompeo Mattioli, l'unico che ha consegnato entro i termini, si dimetterà polemicamente, con una lettera ai cittadini, da tutti gli incarichi presso il Municipio. L'ingegnere Manini presenterà fuori tema, per la prima volta, l'idea dell'edificazione di un quartiere residenziale a nord della stazione.

Nella seduta del 7 aprile 1862 la Giunta comunale deciderà all'unanimità di adottare il progetto di Monti. Esso sposta verso est il nodo delle strade che entrano in città da nord, riservando l'area di Porta Galliera per il collegamento tra il centro e la stazione.

Sceglie inoltre di lasciare intatta via Galliera e di tracciare una nuova arteria in linea retta da Piazza Maggiore alle mura, lambendo la cattedrale di San Pietro e costeggiando la Montagnola: una strada lunga circa un chilometro, con portici e merciapiedi sui due lati.

Il taglio comporta l'abbattimento della palazzina Bonora e il risanamento del quartiere di San Benedetto, nei pressi della piazza d'Armi.

Nella zona dell'Arena del Sole è previsto l'atterramento del muro dell'antico convento di Santa Maria Maddalena e di alcune case davanti al teatro.

Secondo Monti, l'Arena "guadagna colla capace piazza che gli è creata innanzi", la quale, comunicando con la grande Piazza d'Armi e con il largo di via Repubblicana, "produce un seguito di piazze, opportunissimo in quel sito, nodo di tante comunicazioni".

Approfondimenti
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., pp. 241-243, 316-317
  • Comune di Bologna, Assessorato alla programmazione, casa e assetto urbano, Sezione ambiente e beni culturali, Un centro dello spettacolo: il recupero dell'Arena del Sole. Risanamento conservativo del centro storico di Bologna, Bologna, Graficoop, 1980, pp. 42-47
  • Elena Gottarelli, Urbanistica e architettura a Bologna agli esordi dell'unità d'Italia, Bologna, Cappelli, 1978, pp. 58, 102-105
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 76
  • Maria Cristina Marchetti, Carlo D'Onofrio, Palazzo Legnani Pizzardi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1991, p. 169
  • Via Indipendenza. Sviluppo urbano e trasformazioni edilizie dall'Unità d'Italia alla Seconda guerra mondiale, a cura di Maria Beatrice Bettazzi, Elda Brini, Paola Furlan, Matteo Sintini, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2017, pp. 17-23
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