Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

29 maggio 1857

Gaetano Gaspari e la Cappella musicale di San Petronio

Dopo anni di decadenza, la Cappella di San Petronio riprende vita sotto la guida di Gaetano Gaspari (1808-1881), musicista bolognese, considerato da Giuseppe Verdi uno dei grandi esperti musicali del suo tempo.

Compositore e specialista del contrappunto, Gaspari è stato maestro di cappella a Cento e a Imola fino al 1839. In quell'anno assunse l'incarico di professore di solfeggio al Liceo musicale di Bologna

Nel periodo della sua direzione (1857-1881), alla Cappella di San Petronio ritornano le voci (7 tenori, 3 baritoni, 4 bassi) e l'organico si assesta sui quaranta elementi, mentre compare la figura del direttore d'orchestra.

Gaspari sarà anche prezioso conservatore della biblioteca del Liceo Musicale e munifico donatore di preziosi documenti musicali.

Nella conduzione della Cappella avrà come successori grandi direttori d'orchestra, quali Luigi Mancinelli e Giuseppe Martucci.

Approfondimenti
  • Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, diretto da Angelo De Gubernatis, Firenze, Successori Le Monnier, 1879, p. 401
  • Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 2., 1869, p. 218
  • Giovanni Masutto, Della Musica Sacra in Italia, Venezia, Fratelli Visentini, 1889, vol. 1., p. 142
  • Piero Mioli, Cappelle e oratori, voci e strumenti musicali, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., p. 452
  • Museo internazionale e biblioteca della musica. Guida al percorso espositivo, a cura di Lorenzo Bianconi e Paolo Isotta, 2. ed. riveduta e corretta, Bologna, Comune, 2006, p. 190
  • Francesco Vatielli, Cinquant'anni di vita musicale a Bologna (1850-1900). Parte prima, in: "L'Archiginnasio", 15 (1920), p. 142 (data cit.: 1856)
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