Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

23 aprile 1848

I volontari romani arrivano a Bologna

Un numeroso contingente di volontari romani, comandato dal generale Andrea Ferrari (1770-1849), entra in città il 23 aprile, giorno di Pasqua.

"Avevano messo tutti la croce sul petto, segnale della guerra santa, e la croce brillava pure su l'asta delle bandiere state benedette su l'altare della patria".

La maggior parte dei soldati sono disarmati e mal vestiti. Agli occhi dei bolognesi, che li vedono sfilare a Porta Maggiore, provenienti da Ancona, sembrano dei “birichini”, cioè dei tipi poco raccomandabili.

Tra le file dei volontari, "come ufficiali o come militi“, vi sono in realtà anche “uomini eminenti della nobiltà e della borghesia, il fiore della cittadinanza per studi, per ingegno, per censo".

Assieme a loro vi sono i padri barnabiti Alessandro Gavazzi (1809-1889) e Ugo Bassi (1801-1849), che il 24 aprile cominciano a predicare dagli scalini di San Petronio.

I cittadini bolognesi sono invitati a portare tele e camicie per vestire i volontari, “poveri disgraziati mezzi nudi”. Si chiede alle donne di consegnare anelli e orecchini d'oro per la causa italiana.

Nei giorni successivi i due barnabiti tengono memorabili discorsi e prediche patriottiche al popolo che riempie le piazze, raccogliendo grandi quantità di oro e argento e inoltre “Corame Vitelli, quadri, calderine, candeglieri”.

Molti uomini si levano pubblicamente le camicie per donarle ai volontari e molte donne si privano delle loro gioie.

Protestano invece il clero bolognese e una parte dei professori dell'Università, tacciati dai due barnabiti di inerzia sulla questione nazionale.

Approfondimenti
  • Giuseppe Battelli, Fra età moderna e contemporanea (secoli XIX e XX), in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 1., p. 300
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 46
  • Bologna visitata in bicicletta, a cura del del Monte Sole Bike Group, Ozzano Emilia, Arti Grafiche Reggiani, 1999, p. 141
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 324-332
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 309
  • Colorare la patria: tricolore e formazione della coscienza nazionale, 1797-1914, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1996, p. 46
  • Alessandro Cervellati, Certosa bianca e verde. Echi e aneddoti, Bologna, Tamari, 1967, p. 70
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1438, 1440
  • Vittorio Emiliani, Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini, Bologna, Il Mulino, 2007, p. 362
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 166-167, note 389-390, p. 347
  • Pompeo Moderni, I romani del 1848-49, Roma, Tip. ed. nazionale, 1911, pp. 32-33, 38-39
  • Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 44
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, pp. 600-601
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