Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

20 maggio 1848

I corpi franchi combattono a Vicenza e Treviso

Il battaglione dei Cacciatori dell'Alto Reno, comandato da Livio Zambeccari, partecipa con valore alla difesa di Vicenza, assalita dagli Austriaci il 20 maggio.

Per molte ore resiste agli assalti della cavalleria nemica sul lato sinistro dello schieramento e il comandante rimane leggermente ferito.

Si distingue in modo particolare la 6a compagnia, di cui fanno parte Felice Orsini e Angelo Masini, che respinge i nemici con una sortita dalla barricata di Santa Lucia a Borgo Scroffa.

Assieme ai Cacciatori dell'Alto Reno combatte valorosamente a Vicenza il Battaglione del Basso Reno, formato da volontari provenienti dai comuni della pianura bolognese e comandato da Tommaso Rossi (1809-1855), un agricoltore benestante di Palata, che durante la lotta mantiene in ordine i suoi uomini "colla freddezza e il coraggio di un vecchio soldato".

Il 21 maggio al corpo comandato da Nugent si uniscono le truppe imperiali provenienti da Verona. Vengono portati vari assalti tutti respinti. Tra le truppe papaline impegnate nella difesa si distinguono gli svizzeri, che si dimostrano "brava gente", molto coraggiosi.

Nella notte tra il 23 e il 24 gli attacchi si ripetono, ma gli Austriaci devono ritirarsi con molte perdite. Anche i difensori vengono colpiti, soprattutto dai "maledetti" razzi alla Congrève.

Il 1° giugno Zambeccari è nominato comandante del presidio di Treviso e guiderà la resistenza di quella città.

Vicenza capitolerà il 10 giugno e Treviso il 14, dopo un bombardamento sulla città durato parecchie ore. Gli scontri costeranno oltre 300 morti e 1.600 feriti.

In entrambi i casi i difensori otterranno l'onore delle armi e la possibilità di ritirarsi "con armi e bagagli", sfilando in mezzo agli Austriaci "a tambur battente e a bandiere spiegate".

La capitolazione firmata la sera del 10 giugno imporrà ai corpi franchi di rinunciare per tre mesi a combattere contro gli Austriaci. Il generale Durando dovrà ordinare il ritiro delle sue truppe oltre il Po.

Approfondimenti
  • Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, p. 136
  • Cospirazioni di Romagna e Bologna nelle memorie di Federico Comandini e di altri patrioti del tempo. 1831-1857, con documenti inediti, per cura di Alfredo Comandini, Bologna, Zanichelli, 1899, pp. 100-105
  • Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 62, 65

  • Giovanni Natali, Corpi franchi del Quarantotto. I battaglioni dell'Alto Reno, del Basso Reno, dell'Idice, del Senio, in: “Rassegna storica del Risorgimento”, 1935, pp. 211-216
  • Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 60
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, pp. 607-609
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