Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1840

Misera situazione dell'arte

Frederic Mercey è autore sulla "Revue des Deux Mondes" di un reportage molto critico sullo stato delle arti a Bologna.

Secondo lo scrittore francese, l'unico pittore degno di nota è l'ormai attempato Pietro Fancelli (1764-1850), che opera secondo la maniera di Tiepolo ed è dotato "d'une merveilleuse facilité". Egli, però, è più un grande decoratore che un pittore di storia.

Bologna è ricca di "operai di talento", che non è possibile definire artisti, come quelli che si sono arruolati sotto la bandiera di Giuseppe Guizzardi (1779-1861), decoratore e restauratore, sodale di Palagi e Basoli, definito dal Mercey un "ammirabile imitatore".

L'arte non è per loro che una onesta attività, un mestiere da falsario, dove è più abile chi inganna meglio. Non gli basta imitare gli antichi maestri, ma li copiano letteralmente e poi approfittano dell'ignoranza di "connaisseurs" di passaggio, russi o inglesi, per vendere queste copie come preziosi originali.

Accanto agli "artisti proletarizzati" (Grandi) che lavorano con Guizzardi, secondo Antonio Zanolini vi sono a Bologna giovani di belle speranze e "uomini profondissimi nelle teorie dell'arte", ma "nella pratica minori".

Approfondimenti
  • I concorsi curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti, 1785-1870, Bologna, Galleria d'arte moderna, marzo-maggio, Museo civico, giugno-luglio 1980, catalogo a cura di Renzo Grandi, Bologna, Grafis, 1980, pp. 39-40
vedi tutto l’anno 1840