Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 marzo 1831

Paolo Costa nominato alla cattedra di Scienza Ideologica

Il 1° marzo Paolo Costa (1771-1836), poeta, letterato e filosofo, è nominato, per decreto del Governo provvisorio della Città e Provincia di Bologna, professore della cattedra di Scienza Ideologica, esame obbligatorio per gli studenti del primo anno di Università.

A suo nome è pubblicato un Discorso intorno al governo costituzionale per istruzione di quelli che non sono versati nelle Scienze politiche.

In questo scritto Costa loda inaspettatamente la monarchia costituzionale, considerata "la specie di repubblica conveniente alle nostre opinioni e ai nostri costumi", la forma di governo in cui desiderano "di riposare oggidì quasi tutti gli uomini d'Europa".

Costa è stato, in gioventù, uno dei capi del movimento giacobino di Ravenna e ha rappresentato la città nei comizi di Lione del 1802. Negli anni successivi ha avuto incarichi ufficiali, raggiungendo la fama letteraria. Ha scritto un Trattato sul modo di ben comporre le idee, rivendicando le dottrine di Locke e Condillac.

Dopo la Restaurazione, accusato di insegnare "ateismo e materialismo", e rimasto senza impiego, ha aperto a Bologna una scuola privata ad indirizzo chiaramente antigovernativo, che ha attratto alcuni giovani promettenti come Marco Minghetti e Antonio Montanari.

Al ritorno degli Austriaci, Costa sarà considerato il “principale propagatore della rivoluzione” e il sovvertitore della “gioventù studente” con le sue lezioni all'Università pontificia.

Dovrà riparare a Corfù, ritornando dopo un anno grazie "alla clemenza del sommo pontefice”. In seguito riprenderà il suo ufficio di educatore privato.

Approfondimenti
  • Gilda Allegretti Chiari, La scuola privata di Paolo Costa in Bologna e la Rivoluzione del 1831, in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Serie IV, 18 (1927-28), pp. 265-304
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 94, nota 228
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 29
  • Bollettino di tutte le notificazioni, leggi, e decreti pubblicati dal Governo della città di Bologna non che dal Comando militare, Bologna, Tipografia delle Muse, 1831-1832, vol. 1., p. 136
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972, p. 40 (Cenno su Villa Cipresso, residenza di Costa)
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 2., p. 216, vol. 3., pp. 337-343
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 239, nota 1
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 433, nota 91
  • Carlo Calcaterra, Alma Mater Studiorum. L'Università di Bologna nella storia della cultura e della civiltà, Bologna, N. Zanichelli, 1948, pp. 296-297
  • Alberto Caprioli, Leopardi e Bologna. Nuovi documenti, in: Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, p. 46
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 666
  • Francesco Orioli e la rivoluzione del 1831, a cura di Franco Manaresi, Bologna, Analisi, 1990, p. 8
  • François Gasnault, La cattedra, l'altare, la nazione. Carriere universitarie nell'Ateneo di Bologna, 1803-1859, Bologna, CLUEB, 2001, p. 128
  • Innocenzo Lipparini, Degli uomini illustri cui sono intitolate le piazze e le vie della città di Bologna. Notizie storiche e cenni biografici, Bologna, Società tipografica dei compositori, 1875, p. 42
  • Roberto Martorelli, Cento anni di scultura bolognese. L'album fotografico Belluzzi e le sculture del Museo civico del Risorgimento, Bologna, Museo del Risorgimento, 2008, p. 13
  • Marco Minghetti. Bio-bibliografia, a cura di Raffaella Gherardi, Bologna, A. Forni, 1977, p. 5
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, p. 71
  • Simonetta Santucci, Paolo Costa, in: Giacomo Leopardi e Bologna, cit., pp. 268-271
  • Strade vecchie, nomi nuovi della città di Bologna, Sala Bolognese, A. Forni, 1990, pp. 37-39
  • Fiorenza Tarozzi, Politica, economia e società nell'età del Risorgimento a Bologna, in: “Quaderni di cultura del Galvani”, centocinquantenario, numero speciale, 2012, vol. 1., p. 39
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 113
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., p. 373
  • Nerio Zanardi, Marco Minghetti epigono e continuatore di Farini ed emulo di Cavour, in: “il carrobbio”, 28 (2002), p. 183
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