Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

26 marzo 1831

La capitolazione di Ancona

Il Governo delle Provincie Unite, riunito ad Ancona, dopo aver liberato il cardinale Benvenuti e averlo riconosciuto come Legato a latere del Pontefice, inizia con lui trattative, "onde rimettere come prima le province insorte nelle braccia del Santo Padre, e così ridonare la tranquillità allo Stato Pontificio".

Esse si concludono con una convenzione, firmata il 26 marzo, che prevede il disarmo, una amnistia quasi completa - solo i generali e i principali responsabili sono condannati all'esilio -  e riforme in senso liberale, tra le quali anche la formazione della guardia nazionale.

E' sancita la capitolazione totale del governo rivoluzionario. L'accordo non è sottoscritto da Terenzio Mamiani, che lo ritiene un "atto indegnissimo". Molti altri considerano illusorie le promesse del Papa Re.

Le truppe accorrenti ad Ancona dalla Cattolica, al comando del generale Zucchi, sono sorprese a Senigallia dalla notizia dell'armistizio.

La delusione dei giovani volontari si manifesta in grida e scene di pianto: "fucili da caccia e schioppi di gran valore si sono infranti contro i pioli del porto".

Precedute dal generale, le milizie entrano ad Ancona il 28, a capitolazione avvenuta: i volontari e gli "stranieri" sono disarmati e raccolti nel Lazzaretto.

Il cardinale Benvenuti impegna la sua "sacra parola" che nessuno dei rivoltosi sarà perseguitato, "sotto nessun pretesto o ragione della sua passata condotta".

Chiunque ha la facoltà di partire entro quindici giorni ed è concessa una tregua, per permettere ai volontari e ai soldati di tornare a casa.

Molti di essi rientrano dalla Terra del Sole, evitando la strada pubblica e le ingiurie degli Austriaci e dei Tirolesi. Benvenuti promette inoltre di farsi tramite presso il Papa, per provvedimenti atti a recare "la felicità dei suoi sudditi". Nonostante la “sacra parola” del cardinale, molti prendono la via dell'esilio.

Una prima nave ionica salpa nella notte tra il 28 e il 29 marzo in direzione di Corfù. Sono a bordo tra gli altri i generali Grabinski e Ollini e l'ex ministro della Guerra Armandi. Essa approderà felicemente sull'isola e sarà accolta cordialmente dai greci e dagli inglesi.

Qualche ora più tardi salpa una seconda nave di grandi dimensioni, sulla quale sono imbarcati 95 tra i maggiori capi dell'insurrezione con il generale Zucchi.

A cinquanta miglia da Ancona, “nelle acque sotto Loreto”, essa viene raggiunta da due imbarcazioni della flotta imperiale, comandata dal vice-ammiraglio Francesco Bandiera: i passeggeri vengono arrestati, condotti a Venezia come prigionieri politici e rinchiusi nel forte di Sant'Andrea al Lido.

I sudditi pontifici, fra i quali Carlo Pepoli, Terenzio Mamiani, Francesco Orioli, Giovanni Vicini (1771-1845), Antonio Silvani, Antonio Zanolini, saranno trasferiti il 10 luglio a Civitavecchia e di là esiliati in Francia.

Il generale Zucchi, considerato disertore dell'esercito austriaco, sarà condannato a morte, pena poi commutata a venti anni di carcere duro.

Dopo l'esilio a Marsiglia il presidente Vicini si ritirerà a Massalombarda, mentre il generale Grabinski, non escluso dall'amnistia, potrà tornare a Bologna, dove morirà nel 1835.

Approfondimenti
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 32
  • Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali. 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. 10
  • Biografia del barone Carlo Zucchi di Reggio nell'Emilia generale d'armata morto il 19 decembre 1863, scritta dal C.D.L., Reggio nell'Emilia, Tip. della Gazzetta, 1864, pp. 38-41
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 53
  • Alberto Caprioli, Leopardi e Bologna. Nuovi documenti, in: Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, p. 83, nota 333
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 293
  • Giulio Cavazza, Cospirazioni e moti risorgimentali dal 1831 al 1845 nei ricordi di Augusto Aglebert, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 137, 144
  • Cospirazioni di Romagna e Bologna nelle memorie di Federico Comandini e di altri patrioti del tempo. 1831-1857, con documenti inediti, per cura di Alfredo Comandini, Bologna, Zanichelli, 1899, pp. 27-28
  • Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 33
  • Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, p. 41 (T. Mamiani)
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 16
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 78
  • Giovanni Natali, La rivoluzione del 1831 a Bologna e nelle Legazioni, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 27
  • Jan Pachonski, Il generale Grabinski capo supremo dell'insurrezione bolognese del 1831, in: “Il carrobbio”, 4 (1978), pp. 357-358
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 557
  • Albano Sorbelli, La drammatica ritirata dei combattenti rivoluzionari del 1831 lungo la via di Ancona, in: in: "Strenna storica bolognese", 1928, pp. 74-75
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