Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1829

La Casa di Forza di San Michele in Bosco trasferita a Forte Urbano

via Forte Urbano 1 ‒ 41013 Castelfranco Emilia (MO)

La Casa di Forza insediata nel convento di San Michele in Bosco è trasferita a Forte Urbano, situato “a trecento passi all'incirca” da Castelfranco Emilia, al confine dello Stato Pontificio.

Fu fatto costruire nel 1628 da papa Urbano VIII. Il 25 ottobre di quell'anno il Legato di Bologna Bernardino Spada pose la prima pietra, gettando nelle fondamenta medaglie d'oro e d'argento con l'effige del Papa e di San Petronio.

Il forte diventò uno dei più importanti e muniti d'Italia, con centotrenta pezzi di artiglieria, tra i quali uno "di sterminata grandezza".

All'arrivo dell'armata di Napoleone, nel 1796, il presidio si arrese senza colpo ferire e venne tradotto a Mantova prigioniero.

Nel 1799 la fortezza fu assediata e conquistata dalle truppe austriache del generale Ott. Nel 1805 Napoleone la ritenne ormai inutile e inadatta ai mezzi di offesa moderni e ordinò agli allievi del Genio di Modena di far saltare i quattro bastioni esterni.

La Casa di Condanna occuperà fino al 1834 il corpo centrale della piazzaforte. Nel 1855, durante la grande epidemia di colera, alcuni locali saranno utilizzati come lazzaretto e quarantena. In seguito Forte Urbano servirà ancora come ergastolo e luogo di pena.

Approfondimenti
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 3., pp. 35-39 (data cit.: 1825)
  • Dal Reno al Panaro. Il territorio e la sua gente, Castelfranco Emilia, Edizioni del Corso, 2006, pp. 57-58, 60
  • Mario Fanti, S. Michele in Bosco di Bologna, in: Monasteri benedettini in Emilia Romagna, a cura di Giovanni Spinelli, Milano, Silvana, 1980, p. 182
  • Alfeo Giacomelli, Ordini religiosi in età moderna, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., p. 533
  • Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, p. 12
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