Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

22 agosto 1817

L'Ospedale di San Giuseppe e l'Ospizio dei Preti Poveri

Casa del Clero - Ospizio "San Vincenzo de' Paoli", Via Barberia, 24, 40123 Bologna BO

L'Ospizio di San Giuseppe e l'Ospizio dei Poveri Preti rimangono uniti anche dopo la soppressione della Congregazione di Carità, alla quale furono accorpati nel 1808.

La fusione è sancita il 22 agosto 1817 da un decreto del cardinale Oppizzoni, che affida al primo istituto il compito di ricoverare - con le sostanze del secondo - i "poveri vecchi sacerdoti bisognosi".

L'Ospedale di San Giuseppe fu fondato da Antonio Bondi nel 1642 per il ricovero e il mantenimento di vecchi non malati di oltre settanta anni.

L'Ospizio dei SS. Vitale e Pompeo venne istituito nel 1622 grazie al testamento di Pompeo di Bernardo Vitali "per alloggiare preti pellegrini, nutrirli per una sol notte, ed ospitare per mantenere poveri sacerdoti nazionali". Aveva sede nella Nosadella "in faccia alla chiesa pé poveri".

Nel periodo della Restaurazione il governo pontificio deciderà di ripristinare l'Ospizio dei preti poveri

"parendo indecoroso, che quegli, che passò la vita all'altare, negli esercizi della cristiana pietà e nell'amore dei prossimi, divenuto per vecchiezza ed infermità inetto all'esercizio dei divini uffici, dovesse miseramente mendicare la vita e campare di elemosina". (Bosi)

Ma solo nel novembre 1849 alcuni "degnissimi sacerdoti" - i mons. Trombetti, Termanini e Lucchesini - si uniranno per raccogliere i fondi necessari, contando sulla generosità dei preti agiati.

L'ospizio sarà approvato dal card. Oppizzoni il 12 marzo 1850 e il 18 maggio successivo potrà ricoverare "il primo miserabile sacerdote ottuagenario".

I pensionati dei vecchi settuagenari e dei preti poveri avranno a lungo lo stesso destino amministrativo: saranno guidati dall'Arcivescovo fino al 1859 e poi passeranno alla rinnovata Congregazione di Carità. Con il decreto 28 agosto 1864 saranno aggregati al Ricovero di Mendicità.

Dal 1867 l'Ospizio dei Poveri Preti (poi Casa del clero), con sede nei locali dell'antica Arciconfraternita della Neve, sarà di nuovo autonomo e da allora verrà governato da una Commissione speciale.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 26-27
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, Bologna, tipografia delle Muse, 1859, pp. 236-237
  • La città della carità. Guida alle istituzioni assistenziali di Bologna dal XII al XX secolo, a cura di M. Carboni, M. Fornasari, M. Poli, Bologna, Costa, 1999, p. 86
  • Andrea Farnè, Le opere pie a Bologna. Ruolo e storia della Compagnia de' Poveri Vergognosi, Bologna, Le coq, 1989, pp. 58-59
  • Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 3., Bologna, Società Tipografica dei compositori,  1870, p. 353
  • Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., p. 239
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