Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

27 marzo 1809

Il pericolo degli "insorgenti"

Il prefetto del Dipartimento del Reno Mosca riceve all'inizio del 1809 numerosi e inquietanti rapporti, che parlano di vari gruppi armati di disertori dell'esercito austriaco e italiano, ben addestrati e equipaggiati, che si aggirano nelle campagne e ottengono l'appoggio della popolazione, alla quale si presentano come difensori dei poveri contro le richieste esose del governo straniero.

Il fenomeno degli “insorgenti”, vera e propria guerra civile (Berselli), nasce dal rifiuto della coscrizione militare, introdotta per la prima volta dai Francesi, e dalle tasse che colpiscono a vario titolo le campagne.

E' considerato particolarmente vessatorio il cosiddetto “dazio macina”, imposto dal 27 marzo anche nei comuni "non murati". Esso obbliga chi va al mulino a esibire la bolletta della tassa pagata di ciò che si vuole macinare.

Molti dei briganti diventano presto comuni delinquenti, “spavento di tutta la provincia”. Taglieggiano gli abitanti della campagna, i parroci, i fattori, facendosi consegnare cibo, denaro, biancheria, compiendo atti di violenza sulle donne, costringendo i sindaci e i rappresentanti del governo a fuggire a Bologna.

Richiedono anche alle grandi città, come Bologna e Ferrara, notevoli riscatti. Queste, dal momento che le truppe regolari sono impegnate in zona di operazioni, sono sguarnite di forze armate adeguate ad affrontare la loro minaccia.

I proprietari e i conduttori non si azzardano più a uscire da Bologna per curare le proprie tenute in campagna e i cittadini non fanno più il tradizionale passeggio attorno alle mura.

Gli ospiti da altri paesi - ad esempio il grande scultore Antonio Canova, atteso per una visita a Bologna - una volta saputo della presenza dei briganti, rinunciano al viaggio.

I nomi di Prospero Baschieri, Domenico Serri, Giacomo Lambertini, Giuseppe Pancaldi riempiono le cronache dei giornali di fatti sanguinosi e avvenimenti allarmanti. Rozzi contadini senza paura e senza scrupoli divengono figure temute e assieme leggendarie.

Approfondimenti
  • Aldo Berselli, Bologna dalla Restaurazione al 1831, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi (...), a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, p. 7
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 23
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 4., pp. 216-218
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 266-267, 271
  • Alessandro Cervellati, Bologna aneddotica, Bologna, Tamari, 1970, p. 109
  • Alessandro Cervellati, Bologna nera, Bologna, Tamari, 1964, p. 38
  • Luciano Gherardi, Le querce di Monte Sole. Vita e morte delle comunità martiri fra Setta e Reno, 1898-1944, introduzione di Giuseppe Dossetti, 5. ed., Bologna, Il mulino, 1994, p. 27, nota 4
  • I.S.E.A., Istituto per lo sviluppo economico dell'Appennino centro settentrionale, Itinerari turistico ambientali lungo la vallata del Santerno. Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, s.l., CSSAS, Centro sperimentale per lo studio e l'analisi del suolo, 2007, p. 82
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 29, nota 78
  • Giovanni Natali, L’insorgenza del 1809 nel Dipartimento del Reno, in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Fuori Serie, 2 (1936-37), pp. 43-109
  • Jan Pachonski, Il generale Grabinski capo supremo dell'insurrezione bolognese del 1831, in: “Il carrobbio”, 4 (1978), p. 339
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 189
  • Angelo Varni, L'Emilia Romagna nell'Italia napoleonica, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 51-52
  • Manuela Zucchi, Problemi sociali e cultura a Bologna sotto il regime napoleonico, in: “Il carrobbio”, 6 (1980), pp. 393-394
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