Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

18 febbraio 1801

Il convento di San Francesco diventa Centrale di Finanza

Dove
Piazza Malpighi, 9, 40123 Bologna BO

Il 18 febbraio il governo della Repubblica stabilisce di erigere a Bologna una direzione Centrale di Finanza. Vengono destinati a questo scopo la chiesa e il convento di San Francesco.

“Con inaudita barbarie” la chiesa è trasformata in magazzino per la Dogana e la sagrestia in Ufficio di esazione dei dazi. Il convento soppresso ospita l'Ufficio della Dogana, la Posta dei Cavalli, la Salara, l'Appalto del Tabacco e l'Ufficio delle Poste.

Un locale che dà sul Prato di San Francesco è utilizzato come Ufficio comunale per la “verificazione” dei Pesi e delle Misure. Il quartiere della Guardia Nazionale è trasferito nel convento dei Servi.

La trasformazione del complesso di San Francesco provoca la dispersione del suo immenso patrimonio artistico: centinaia di “opere egregie di Scoltura, di Pittura e di Architettura; potendosi senza esagerazione asserire non vi essere altrove collezion più numerosa e scelta di quanto interessare può l'Arte”.

Il 1° marzo è annunciato che dagli altari della chiesa sono stati tolti le reliquie, i quadri, le inferriate, i marmi, le statue, e collocati in diverse chiese. Gli arredi sacri sono depositati presso l'agenzia del beni nazionali in San Salvatore.

I quadri saranno poi trasferiti all'Istituto delle Scienze, le statue per la maggior parte in San Petronio, gli altari, alcuni dei quali di pregevole fattura, verranno invece “brutalmente atterrati” (Camurri).

Le molte lapidi e i monumenti funerari saranno trasportati nell'ex convento di San Girolamo alla Certosa, trasformato in Cimitero Municipale.

La grande ancona di marmo di Iacobello e Piepaolo delle Masegne viene smontata, ogni pezzo marcato e "l'ammasso di scelti marmi" fatto trasportare dal fabbriciere Francesco Bolognini Amorini nella sua cappella gentilizia in San Petronio.

Approfondimenti
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 3., p. 168
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 143
  • Daniela Camurri, L'arte perduta. Le requisizioni di opere d'arte a Bologna in età napoleonica, 1796-1815, San Giorgio di Piano, Minerva, 2003, pp. 100-101
  • Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 4., Bologna, Società Tipografica dei Compositori, 1872, p. 348
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 2., pp. 113-114
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 28, nota 77
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 184
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