Il teatro Taruffi
Con il dramma giocoso Il furbo contro il furbo, musicato da Valentino Fioravanti (1764-1837), in occasione del Carnevale è aperto al pubblico il teatrino in legno fatto costruire nel 1797 dall'abate Cesare Taruffi all'interno del Palazzo Lambertini in via del Poggiale (poi Nazario Sauro). E' dedicato alle opere buffe e a gruppi di attori dilettanti.
La sala, "in cui gareggiano il buon gusto e la magnificenza", riutilizza in parte gli arredi del teatrino dell'ex convento dei monaci Renani di San Salvatore ed è dotata di tre ordini di palchetti.
Alla prima è prevista la partecipazione come cantante di Anna Guidarini, madre di Gioachino Rossini, che però sarà impedita per una indisposizione.
Dotato di scene nuove, bei costumi e prezzi modici, il Taruffi avrà un certo successo iniziale. Nell‘autunno del 1799 vi verrà recitato il dramma giocoso per musica I raggiri scoperti, dedicato alla Reggenza Imperiale Austriaca.
Nell'autunno del 1800 il drammi giocosi Il maestro di musica di Paisiello e Pamela nubile di Pavesi saranno replicati per trenta sere.
Ma in seguito, giudicato troppo piccolo e quindi poco remunerativo, il locale sarà disertato dagli impresari e nel 1803 chiuderà i battenti per volontà del proprietario, pur continuando ad ospitare per qualche tempo veglioni e feste da ballo.
Nel 1806 una nota della Direzione degli Spettacoli dichiarerà che il teatro "non potrà ritenersi attivo, avendolo vietato espressamente il Governo".
Poco dopo esso sarà disfatto e il materiale acquistato dalla città di Cento per l'allestimento della sala locale.
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