Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

7 gennaio 1797

Il Tricolore

Il secondo Congresso cispadano, riunito a Reggio Emilia tra il 27 dicembre 1796 e il 7 gennaio successivo per preparare la costituzione della Repubblica Cispadana, adotta, su proposta del deputato di Lugo Giuseppe Compagnoni, una bandiera tricolore simile a quella francese, ma con il verde a sostituire il blu originale. Così recita il verbale della riunione di Reggio:

“Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato”.

Il vessillo della Cispadana è a bande orizzontali con al centro una faretra e quattro frecce, che simboleggiano i quattro capoluoghi della Repubblica: Bologna, Ferrara, Modena e Reggio. Il pittore bolognese Mauro Gandolfi (1764-1848), professore dell'Accademia Clementina, è incaricato di disegnarne il modello.

Vi sono precedenti in bandiere militari - Legione lombarda e italiana - e in quella proposta nell'ottobre 1796 dalla Congregazione filo-napoleonica bolognese.

Tra gli ideatori sono considerati anche i patrioti della cospirazione antipapalina del 1794, Luigi Zamboni e Giovanni Battista de Rolandis, che adottarono coccarde con la stessa scelta di colori.

E' comunque la prima volta che il Tricolore viene adottato come vessillo di uno stato sovrano. L'11 maggio 1798 la Repubblica Cisalpina lo introdurrà nella versione a bande verticali.

Approfondimenti
  • Barbara Baraldi, 101 perchè sulla storia di Bologna che non puoi non sapere, Roma, Newton Compton, 2018, pp. 250-252
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 262
  • Rina Lodi Zanardi, Il bicentenario del Tricolore (1797-1997), la nostra bandiera, in: "Strenna storica bolognese", 47 (1997) pp. 343-354
  • MSB Palazzo Pepoli. Museo della storia di Bologna. Testi del percorso espositivo, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 112-113
  • La prima fase del dominio francese a Bologna (1796-1805): storia economica, archivistica, monetazione, riforma postale, atti del Convegno di numismatica e storia postale, a cura di Michele Chimienti, Bologna, CREDIBO, 2003, p. 36
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 83
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 487
  • Gianluca Stanzani, La bandiera "madre", in: Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, pp.136-151
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