Guido Fanti

Sindaco dal 2 aprile 1966 al 29 luglio 1970 Lista: Due Torri

Guido Fanti è nato a Bologna il 25 maggio 1925 da padre bolognese e madre ferrarese. Ha frequentato il liceo Galvani e poi il corso di laurea in Scienze Biologiche all'Università di Bologna.

Nel novembre del 1943 risponde alla chiamata di leva. Dopo alcuni mesi diserta ed entra in clandestinità per poi collaborare alla Resistenza, prima con il fratello Giorgio e poi con Sante Vincenzi (Mario) del Comando Unico Militare dell'Emilia Romagna (CUMER). Nel giorno della Liberazione (21 aprile 1945), dopo l'assassinio di Vincenzi, aderisce al Partito Comunista.

È delegato al V congresso nazionale (dicembre 1945), entra a far parte del gruppo dirigente della Federazione provinciale del Pci, è relatore alla Conferenza regionale del 1959 che segnerà l'inizio di un profondo processo di rinnovamento nella politica e nella organizzazione del partito.

Nel 1960 diviene segretario provinciale e regionale, entra nel comitato centrale e successivamente (1965) nella direzione nazionale. Consigliere comunale dal 1957, viene eletto Sindaco nell'aprile 1966, a seguito delle dimissioni presentate da Giuseppe Dozza per motivi di salute. Rimane in carica fino alle elezioni del 1970, quando diviene il primo presidente della Regione Emilia-Romagna fino al 1976.

Durante il suo mandato si attuano importanti progetti: il piano del centro storico, il piano per la tutela della collina, la variante del piano regolatore per la nuova viabilità e l'introduzione delle urbanizzazioni secondarie (asili nido, scuole materne, verde e impianti sportivi) per il rilascio delle licenze edilizie.

Vengono assegnati poteri decisionali e non più solamente consultivi ai Consigli di quartiere. Si procede alla chiusura al traffico di Piazza Maggiore e di via d'Azeglio. Si attua il nuovo quartiere della Fiera, il Palazzo dei Congressi, la Galleria d'arte moderna e si dà vita alla Finanziaria Fiere spa con il compito di assicurare la progettazione e l'esecuzione dei progetti urbanistici di interesse pubblico. In accordo con la Provincia e la Camera di Commercio si potenziano l'aeroporto, gli impianti mercantili e si promuove la nascita di Interporto e del Centergross.

L'insieme delle realizzazioni è reso possibile dal nuovo rapporto che, a partire dal saluto portato dal sindaco Dozza al ritorno del cardinale Lercaro dai lavori del Concilio Vaticano II (dicembre 1963), si crea tra Chiesa e Amministrazione comunale. Il rapporto si consolida con la consegna della cittadinanza onoraria al Cardinale Lercaro (novembre 1966).

A conclusione del mandato viene presentato il progetto di ristrutturazione di un nuovo centro direzionale lungo tutta via Stalingrado ad opera di Kenzo Tange che sarà attuato solo per la parte relativa alle Torri della Fiera district.

Dopo la presidenza della Regione, viene eletto al Parlamento italiano dal 1976 al 1987, quindi è parlamentare europeo dal 1979 al 1989 e vicepresidente del Parlamento europeo (1984-1989). Presidente del Consorzio Bologna Innovazione dal 1991 al 1994.

Ha fatto parte del gruppo di intellettuali bolognesi che ha elaborato, a partire dal 2002, Bologna: idee per un progetto. Il 29 novembre 2001 è chiamato in Consiglio comunale a commemorare il centenario della nascita di Giuseppe Dozza. E' morto a Bologna l'11 febbraio 2012.

Mandati:

2 aprile 1966 * - 29 luglio 1970

* sostituisce Giuseppe Dozza dimissionario

Composizione della Giunta: Ezio Antonioni, Paolo Babbini, Athos Bellettini, Delio Bonazzi, Gianguido Borghese (vicesindaco), Arcangelo Caparrini, PierLuigi Cervellati, Iginio Cocchi, Pietro Crocioni, Giovanni Favilli, Adriana Lodi, Umbro Lorenzini, Sergio Montanari, Oliviero Mario Olivo, Renzo Riccardi, Armando Sarti, Dante Stefani, Ettore Tarozzi, Adamo Vecchi, Marino Volpelli, Vittorio Vezzali, Athos Zamboni.