Le "scatolette" di Casaralta

dal 1 gen al 31 dic 1915

Nell'area militare di Forte Galliera (Casa Ralta) è in funzione un grande stabilimento per la preparazione della carne in scatola destinata alle truppe al fronte. Vi lavorano oltre 1.500 soldati e numerosi civili, tra i quali 350 donne. 

Ogni giorno vengono macellati circa 150 bovini, il che consente la confezione di 200.000 scatolette e migliaia di porzioni di dadi da brodo e condimenti per la minestra conservati in boccette.

Fin dal 1876, dopo la dismissione del campo trincerato bolognese, a Casaralta fu avviato un primo, "modestissimo" impianto di conserve alimentari per le forze armate nell'ex convento dei Frati Gaudenti, dal 1745 divenuto villeggiatura di seminaristi.

Esso si è ingrandito nei decenni seguenti, ma solo dal 1912 è divenuto un grande complesso industriale, pienamente controllato dal Ministero della Guerra.

La gestione è affidata a ditte appaltatrici, che forniscono il bestiame da macellare e provvedono alla lavorazione. Nei pressi dell'impianto è costruito un grande panificio per i militari di stanza a Bologna.

Durante il conflitto il “carnificio” militare sarà dotato di nuove stalle, di un nuovo mattatoio, di un gigantesco frigorifero per la conservazione di carni congelate e di una falegnameria per gli imballaggi.

Le mercedi piuttosto basse degli operai saranno la causa di continue agitazioni, in parte guidate dalla Camera del Lavoro. Nell'aprile 1918 un centinaio di operaie saranno licenziate in tronco per aver partecipato a uno sciopero.

Intorno al 1940 lo stabilimento di Casaralta cesserà di produrre carne in scatola, e sarà adibito a deposito di derrate alimentari per l'Esercito.

Approfondimenti
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972, pp. 121-123
  • Tiziano Costa, Bologna durante la Grande guerra. Storie di cent'anni fa, Bologna, Costa, 2015, pp. 62-65 (foto)
  • Tiziano Costa, Bologna mai vista. 200 foto segrete, Bologna, Costa, 2009, p. 41
  • Tiziano Costa, Il secolo scorso a Bologna. Storia e vita del Novecento, Bologna, Costa, 2006, pp. 63-64
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 415-416, 424
  • Fabio Degli Esposti, L'industria bolognese nella Grande Guerra, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 98-99
  • Giampiero Menarini, Bologna e le sue corse automobilistiche. Dalle origini alla Coppa Florio, Bologna, Giraldi, 2008, p. 23
  • Giorgio Pedrocco, Bologna industriale, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 1040-1041
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, pp. 11-12
  • Il Risorgimento a Bologna. I personaggi dell'Unità d'Italia intorno alle due torri, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, pp. 147-148
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, p. 61