La festa della porchetta dal 1597

Dal 1597 la festa divenne più raffinata e si cominciò a curare la scenografia della piazza. Prima dell'attesissimo lancio delle cibarie la plebe poteva (scomodamente) godersi un vero spettacolo che mutava ogni anno. Si trattava sempre di rappresentazioni allegoriche pantomimiche per le quali si riesumavano preferibilmente i miti e gli eroi dell'antica Grecia o dell'epopea romana. Veniva eretto nella piazza un grande steccato che racchiudeva palchi per i nobili, sfarzosamente architettati e addobbati; entro il recinto così predisposto si effettuavano ogni sorta di giochi, giostre, tornei, corse di bighe, lotte, danze, spettacoli fantasiosi e fantastici d'ogni genere. I divertimenti duravano tutta la giornata e, al tramonto, dopo che una pioggia nutrita di confetti, cibarie e monete aveva incominciato a stuzzicare la folla, avveniva il famoso lancio della porchetta (letteralmente sbranata al volo da energumeni scatenati), che costituiva il clou della festa e offriva a molti popolani l'occasione rara di soddisfare parzialmente una fame oramai cronica e che aveva lontane origini.


cit. da: Athos Vianelli, Le piazze di Bologna, Roma, Newton Compton, 2006, p. 26