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Arca di Rolandino

Basilica di San Domenico, piazza San Domenico

Il monumento funebre di Rolandino de'Passeggeri, maestro di ars notarie, che si innalza al centro di piazza San Domenico, antica area cimiteriale della basilica, fu fatto edificare dalla Società dei Notai e ultimato nel 1306, pochi anni dopo la sua morte. E' l'ultimo dei monumenti funerari dedicati ai docenti dello Studio in epoca medievale e derivanti forse da antichi modelli ellenistico-romani. La poderosa costruzione è un tributo d'onore a Rolandino, ma anche una testimonianza di forza della corporazione notarile, divenuta, grazie al suo proconsole, il perno del sistema di governo cittadino. Il sarcofago scolpito, visibile attraverso le colonnine dell'ordine superiore, è forse opera di Giovanni Pisano, figlio di Nicola e artefice dell'arca di San Domenico.


> Sulle tracce di Rolandino. Itinerario medievale nella Bologna d'oggi, a cura di Franco Bergonzoni, Giorgio Tamba, Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio, 2000, pp. 37-43


e ancora:

Sebbene fosse stata protetta con una armatura interna in legname imbottita di sacchi di sabbia e una esterna in mattoni, la tomba di Rolandino non resistette allo scoppio di una bomba d'aereo che le cadde accanto il 24 luglio 1943: la struttura crollò come un castello di carte. Il sarcofago andò in frantumi e le ossa dell'insigne notaio furono disperse tra le macerie. Furono recuperate e ricomposte dopo la guerra dal prof. Frassetto, mentre il sovrintendente Alfredo Barbacci curò la ricostruzione dell'arca e del sarcofago.


> Alfredo Barbacci, Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri, Bologna, Cappelli, 1977, pp. 44-45