Scrittori e scrittrici

Casa - Via delle Banzole

piazza Roosevelt, 3

Se Ella viene in Bologna proprio nei primi del mese venturo, Ella mi troverà nella piazzetta Ferrari, a fianco della Banca Nazionale già Romana, n. 1193, piano secondo. Ma dopo il 9 maggio io non sarò più di casa in questa piazzetta ...

(G. Carducci, Lettera del 19 aprile 1861)

Quando Carducci arrivò a Bologna trovare casa non era per niente semplice. La città stava diventando una grande campo trincerato, con una guarnigione di ventimila uomini, un quinto della popolazione cittadina. Vi erano pochi alloggi disponibili e gli affitti salivano sempre di più.

Senza grandi entrate, il giovane professore dovette accontentarsi di un modesto appartamento, quattro stanze in subaffitto dal signor Stefano Galiani, "al piano superiore" di palazzo Marescalchi, in via delle Banzole n. 1193.

Era una casa molto modesta, situata a pochi passi dalla locanda dell'Aquila Nera, dove aveva trascorso le prime notti. Il portone si apriva sotto il portico corrente lungo tutta via Caprara, che davanti alla piazzetta, chiamata Ferrari da Carducci nelle sue lettere, si allargava un poco. Vicino c'erano le rimesse dei cavalli, gestite da un certo Marescalchi in via degli Stallatici, una stradina che il popolino bolognese chiamava, con termine esplicito, via "merdaroli".

A fine novembre il professore-poeta era già in grado di effettuare il trasloco delle masserizie da Firenze a Bologna e ai primi di dicembre di riunire la famiglia nella nuova casa. Qui essa rimase circa cinque mesi, fino all'8 maggio 1861, data della rescissione del contratto d'affitto.

Con la riforma della toponomastica la casa di Carducci prese il n. 1 della via dé Caprara, che da via delle Banzole conduceva alla piazzetta di fronte al grande palazzo che ospitò Napoleone.

Con l'allargamento di via Ugo Bassi e di via Venezian negli anni Venti e l'apertura di via della Zecca e piazza Roosevelt negli anni Trenta del '900, scomparvero la via Caprara, la piazzetta davanti alla chiesa soppressa di S. Antonino (per Carducci Ferrari) e la stessa via delle Banzole, in pratica l'intero tessuto urbano preesistente.

L'appartamento del poeta era quasi sicuramente in corrispondenza dell'attuale n. 3 di piazza Roosevelt.


Approfondimenti

Franco Bergonzoni, Le case di Carducci, in: Carducci e Bologna, a cura di Gina Fasoli, Mario Saccenti, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1985, pp. 45-47


Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, vol. 1., Usi, costumi, tradizioni, 1950, pp. 12-13


Marco Veglia, La vita vera. Carducci a Bologna, Bologna, Bononia University press, 2007, pp. 64-65