Enzo Fernè podestà
Enzo Fernè (1890-1976), ex combattente decorato della grande guerra e squadrista della prima ora, è nominato podestà.
Originario di Alfonsine (RA), viene descitto come un "facoltoso industriale che esercita vasta e complessa attività quale consigliere delegato e direttore tecnico della Società an. Successori Ingegneri Bonaria".
E' ingegnere e membro del Direttorio dell'Associazione fascista degli industriali. E' inoltre presidente dell'Azienda del Gas e della Società schermistica bolognese.
Viene giudicato "un uomo di cui si è detto tutto quando si dice ch'è un gentiluomo". Del gentiluomo ha "il tratto, l'abito sportivo, la dignità nel pericolo, e l'amor di patria".
Tra il 1942 e il 1943 non presiederà le sedute della consulta, in quanto impegnato al fronte come volontario.
Seguirà la spedizione dell'Armir in Russia e al ritorno racconterà la sua esperienza, pronunciando un lungo discorso in Consiglio comunale.
Rimarrà in carica fino al 28 agosto 1943, quando sarà sostituito dal commissario prefettizio Stefano Vici. Dopo l’armistrizio uscirà definitivamente di scena.

- 1943. Guerra e società, a cura di Luca Alessandrini e Matteo Pasetti, Roma, Viella, 2015
- Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 107
- Ivan Spada, Il fascismo a Bologna. Storia delle camicie nere all'ombra delle due torri (1919-1945), Roma, Red Star Press, 2021, p. 238