Vigilia di tensione. Bologna blindata
Il 1° maggio è prevista per la prima volta la Festa del Lavoro, decisa a Parigi nel luglio 1889 al congresso della Seconda Internazionale. Essa ha per tema le otto ore giornaliere e vuole inoltre ricordare l'eccidio di lavoratori avvenuto il 1° maggio 1886 a Chicago.
I circoli socialisti bolognesi decidono di trasformare la festa in una grande manifestazione politica a sostegno del leader socialista Andrea Costa (1851-1910), costretto all'esilio in Francia.
L'iniziativa è presa da diciassette circoli, tra i quali la Società Operaia, la Fratellanza Pensiero e azione, il Gruppo irredentista, la Lega anticlericale e altri, che si riuniscono nonostante i divieti nella sede dell’Operaia in via Cavaliera per preparare un manifesto di rivendicazioni.
Il comitato esecutivo invia una lettera ai datori di lavoro, chiedendo di lasciare liberi i dipendenti per quel giorno. Il Partito operaio prepara un manifesto e un numero speciale del "Fascio operaio".
Su sollecitazione del Ministero dell’Interno, per il quale “nel giorno 1° maggio p.mo non si dovrà permettere né tollerare alcuna processione sulle vie e piazze pubbliche”, il 27 aprile il questore Formichini proibisce sia la manifestazione, che l'affissione del manifesto e la diffusione del giornale.
Con un bando rende noto che non saranno permesse "processioni o passeggiate collettive, né assembramenti o riunioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico". Le associazioni padronali non rispondono neanche al comitato e minacciano il licenziamento di chi si assenta dal lavoro.
Si arriva alla vigilia in un clima di stato d'assedio. Molti fanno addirittura scorte alimentari o fuggono dalla città.
Due compagnie di soldati, con le baionette innestate, sono messe di guardia al municipio e a vari punti strategici, come la Banca d'Italia, le carceri di San Giovanni in Monte e il Pirotecnico.
Ogni soldato è equipaggiato con un pacchetto di munizioni, con l'ordine di aprirlo, e riceve provviste di viveri per due giorni.
- Amo Bologna perché è bella. Agenda storica di Bologna 1996, a cura di Roberto Roversi, Rimini, P. Capitani, 1995 (30 aprile 1890)