Riaperto il Monte di Pietà
Riapre, dopo la spoliazione da parte dei Francesi, il Monte di Pietà. Viene attivato un unico sportello presso l'antico Monte di San Petronio.
Per il momento l'istituto può concedere prestiti solo su pegni di biancheria, rami, ottoni e arnesi, per un anno al massimo e senza rinnovo dell'ipoteca.
La ripresa del Monte ha un successo immediato: dopo un anno saranno concessi oltre 50.000 lire, a fronte di circa 25.000 pegni.
Durante la prima metà dell'800 le fortune del Monte saranno alterne, con annate particolarmente sfavorevoli, quali il 1831-32, il 1843-44 e soprattutto il "penurioso" 1847, in cui i pegni affluiranno "in enormi proporzioni".
Al contrario il 1854, favorito da abbondanti raccolti, sarà un anno di "speranze di più lieto vivere" e moltissimi pegni verranno ritirati.

- poi Banca del Monte di Bologna e Ravenna - Via Indipendenza (BO)

- via Indipendenza (BO)


- C. Tomba - via Indipendenza (BO)

- Via del Monte (BO)

- via del Monte (BO)
- Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 69-73
- Daniela Camurri, La spoliazione del “Sacro Monte” di Bologna, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 464
- Mario Maragi, I cinquecento anni del Monte di Bologna, Bologna, Banca del Monte di Bologna e Ravenna, 1973, p. 151
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Pasticcio alla bolognese. Storie, storielle, fatti, fattacci, episodi, racconti, filastrocche, poesie, zirudelle, narcisate, cronache, discorsi e bazzecole, raccolti e disordinatamente raccontati da Gino Calari, Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, 2004, p. 277
- Per diritto di conquista. Napoleone e la spoliazione dei monti di pietà di Bologna e Ravenna, a cura di Angelo Varni, Bologna, Il mulino, 1996, p. 255
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 186