Risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
From the Chronology
Happened today, 04 mai.

Scudetto al Bologna FC
Un pareggio casalingo con la Lazio consacra campione d'Italia il Bologna Football Club, allenato da Hermann Felsner (1889-1977).
La compagine felsinea vince lo scudetto con soli 39 punti - 4 di vantaggio sull'Ambrosiana di Milano - e un notevole cedimento nel finale dovuto soprattutto all'assenza del suo fuoriclasse Michele Andreolo (1912-1981).
Durante il campionato la squadra rossoblu ha dimostrato di possedere un attacco formidabile, con Amedeo Biavati, Carlo Reguzzoni, Michele Andreolo (17 goal) e l'uruguaiano Hector Puricelli (1916-2001), capocannoniere della Serie A con 22 reti, 12 delle quali di testa.
In questo torneo il Bologna non perde una sola partita in casa, realizzando 13 vittorie e 2 pareggi.

Laurea honoris causa a Leo De Berardinis
L'Università di Bologna conferisce la laurea honoris causa a Leo De Berardinis (1940-2008), attore e drammaturgo del teatro italiano contemporaneo.
Campano d'origine, reduce da un lungo sodalizio con Carmelo Bene e Perla Peragallo, De Berardinis è giunto a Bologna nel 1983, grazie a Paolo Cacchioli, direttore di Nuova Scena.
In collaborazione con questa cooperativa teatrale ha realizzato numerosi spettacoli shakespeariani - studi e variazioni dall'Amleto, Re Lear, La Tempesta - caratterizzati da soluzioni teatrali innovative.
Nel 1987 ha fondato il Teatro di Leo, affittando a proprie spese, come luogo per spettacoli, prove, convegni, un capannone in zona fiera intitolato Lo spazio della memoria.
Dal 1994 ha diretto a Bologna il Teatro Laboratorio San Leonardo in via San Vitale. Nello stesso periodo ha assunto la direzione artistica del Festival di Sant'Arcangelo di Romagna.
Poche settimane dopo il conferimento della laurea rimarrà vittima di un errore medico durante un banale intervento chirurgico e scomparirà prematuramente nel 2008.

Arruolamento di garibaldini
La Società Operaia diventa il centro di arruolamento dei volontari garibaldini in vista della guerra con l’Austria.
Il 4 maggio l’assemblea della Società decide di chiedere al Comune l’uso dell’Orto Agrario per le esercitazioni militari e la disponibilità dei fucili della Guardia Nazionale.
Molti dei componenti dell’Operaia partiranno per il fronte e tra essi il presidente Quirico Filopanti (1812-1894), che il 14 luglio sarà in zona di operazioni. Pochi giorni dopo sarà ferito, ma rimarrà sul campo.

La mostra "Bob e Nico"
Nelle stanze al piano nobile di Palazzo Pepoli Vecchio, allestite dallo scenografo Giancarlo Basili, si tiene dal 5 maggio al 6 agosto la mostra Bob e Nico, ideata da Giuseppe Bertolucci e realizzata dalla Cineteca di Bologna.
E' dedicata all'avventura artistica e umana di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. I due noti attori mettono a disposizione i materiali della mostra per sostenere l'IRST, l’Istituto Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori di Meldola (FO).
Il recupero di Palazzo Pepoli è iniziato nel 2005 a cura dell’arch. Mario Bellini, che si è aggiudicato il concorso di idee bandito nel 2003 dal Museo della Città di Bologna.
Oltre alla ristrutturazione e al ripristino della parte decorativa, è stata costruita una grande torre di vetro nella corte interna.

Attacco partigiano alla polveriera di Villa Contri
@ Via Pietro Nenni, 11, 40133 Bologna BO
I partigiani delle SAP di Casalecchio organizzano un assalto al deposito di munizioni di villa Contri, utilizzato dalla Direzione di Artiglieria per il caricamento dei proiettili e il recupero dei bossoli utilizzati al fronte.
L'azione è effettuata assieme alla squadra Temporale della 7a GAP "Gianni", che mette a disposizione gli automezzi e alcuni suoi uomini.
La Polveriera è situata in un forte dell'antico campo trincerato di Bologna, nei pressi di via della Barca e vi sono depositati ingenti quantitativi di esplosivo.
Dopo un primo attacco andato a vuoto i gappisti Dante Drusiani (Tempesta) e Vincenzo Toffano (Terremoto), riescono a far saltare il deposito con una incursione temeraria.
Le esplosioni si susseguono per tutta la notte e il giorno successivo. Schegge e frammenti vengono sbalzati fino alla palazzina del Malcantone in via Battindarno.
Un camion carico di esplosivi, fucili e munizioni trafugato dalla polveriera - e nascosto in un rifugio antiaereo alla periferia di Casalecchio - verrà recuperato dai partigiani in un secondo tempo non senza grande pericolo e portato in una base a Corticella.
Ideatore e organizzatore dell'impresa, già tentata invano alcuni mesi prima, è Ildebrando Brighetti (Brando), responsabile militare della Gap per la zona bazzanese.

Riattivata fino a Bazzano la Ferrovia Casalecchio-Vignola
Chiusa dal 1967 al trasporto passeggeri, usata solo per le merci fino al 1995, ritorna in attività fino a Bazzano la Ferrovia Casalecchio-Vignola.
I lavori di potenziamento, iniziati nel 1996, hanno come obiettivo finale l'istituzione di una linea suburbana tra Vignola e Portomaggiore passante attraverso la stazione centrale di Bologna.
Il servizio ferroviario è gestito dalle Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. (FER). Dal 2004 il percorso sarà prolungato oltre Bazzano fino a Vignola.

Giornata inaugurale dell'Alta Velocità
Primo giorno dell'Alta Velocità, con una corsa inaugurale da Salerno a Torino. Si incontrano nella stazione centrale, ai piedi del treno Frecciarossa, i sindaci di Firenze e Bologna.
Le due città sono ora collegate da un percorso ferroviario di 78,5 chilometri, di cui 73 in galleria e il viaggio dura solo 37 minuti.
Il cuore dell'intera linea è la tratta Milano-Roma, che i treni Frecciarossa percorrono oltre 70 volte al giorno in meno di tre ore.

Uccisione di don Fornasini, l' "Angelo di Marzabotto"
Nella zona di Monte Sole, accanto al muro del cimitero di San Martino, i tedeschi uccidono don Giovanni Fornasini (1915-1944), parroco di Sperticano.
Durante i rastrellamenti avvenuti in estate nella zona e dopo l'eccidio di Monte Sole il giovane prete si era prodigato presso i comandi tedeschi per il salvataggio di molti dei suoi parrocchiani.
A volte era stato fermato e rinchiuso perché sospettato di rapporti con i partigiani della brigata Stella Rossa e per la sua capacità di “far sfuggire alla mitraglia nemica molte persone”. Infatti “riusciva a smuovere molti cuori”.
Padre Cattoi ricorderà che don Giovanni “non calcolava il rischio, non diceva di no a nessuno (...) decideva e partiva, senza dar retta a tante raccomandazioni alla prudenza”.
Don Zanini lo dipingerà come “il giovane impaziente trascinato da uno zelo a volte intemperante, l'eroe che si butta dove c'è bisogno senza troppi calcoli perché ragiona col cuore”.
“Era costantemente in allarme, come se fiutasse l'aria per avvertire ciò che andava succedendo nei dintorni ed era sempre fra i primi a portare aiuto là dove scoppiava qualche calamità”.
Nonostante il divieto dei nazisti, dopo la strage aveva dato sepoltura ai morti di Casaglia e di Caprara. La sera del 12 ottobre, durante una festa di soldati, aveva affrontato con decisione un ufficiale nazista, che voleva trascinarvi le donne rifugiate nella sua casa.
Chiamato da Luciano Gherardi “l'Angelo di Marzabotto”, sarà insignito della Medaglia d'oro al Valor Militare, “povero curato di montagna, che aveva letto nel Vangelo che doveva essere agnello tra i lupi, e come rassegnato agnello si offrì per tutti, serenamente” (E. Biagi).
Don Zanini lo ricorderà “con quei grandi occhi incantati di eterno fanciullo stupito dietro le lenti rotonde cerchiate di ferro”.
Nel 1978, presso lo spiazzo erboso dove si è consumato il suo sacrificio, Angelo Bertuzzi erigerà una stele, primo segno memoriale della grande strage di Monte Sole.

Giardini Margherita
@ Giardini Margherita
Il 6 luglio 1879, con grande partecipazione di popolo, venne inaugurato il Passeggio Regina Margherita, vasto parco pubblico ai piedi delle colline, tra Porta Castiglione e Porta Santo Stefano.

Renato Dall’Ara
Nato a Reggio Emilia nel 1892, facoltoso industriale della maglieria, Renato Dall’Ara divenne una figura di spicco dello sport bolognese.
Cominciò ad occuparsi di calcio quasi per caso, dopo la caduta in disgrazia di Leandro Arpinati e lo scioglimento della Società “Bologna Sportiva”, che per suo volere aveva radunato tutti i principali club della città.

Velodromo
@ Parco del Velodromo
Il motovelodromo bolognese fu inaugurato l'8 maggio 1920 in un'area fuori Porta San Felice, a breve distanza dall'ippodromo Zappoli.

Sterlino
@ via Murri, 113, 40137, Bologna
Il campo sportivo dello Sterlino, voluto dal presidente del Bologna Foot-Ball Club Rodolfo Minelli, fu solennemente inaugurato il 30 novembre 1913.

Chiesa dei SS. Cosma e Damiano
@ Ss. Cosma e Damiano
Costruita nel 1641-44 per una compagnia di quindici Preti Secolari, detta del Suffragio Sacerdotale, fondata nel 1614. L'interno è affrescato da Flaminio Minozzi e Filippo Pedrini (1789). Nel presbiterio si conserva un dipinto di Domenico Pedrini. Nel pavimento si trova una lastra sepolcrale dei fondatori del tempio, che reca l'epigrafe SUBSIDIUM QUI PRAESTITERUNT HIC PRAESTOLANTUR (Coloro che procurano aiuto (lo) aspettano). Fu sede dal 1851 fino all'ultimo dopoguerra della Congregazione dei "Barbieri e Parrucchieri".

Palazzo Bocchi
@ Palazzo Bocchi
Fu in antico sede dell'Accademia Hermatena fondata dall'umanista Achille Bocchi nel 1546. L'edificio, che la storiografia cinquecentesca vuole del Vignola, fu iniziato nel 1545 e modificato nell'interno da Ottaviano Mascherino. Sopra il basamento a bugne corrono versi latini tratti dalla prima epistola di Orazio e, in caratteri ebraici, versetti tratti dal Salmo 119 della Bibbia. All'interno sono conservati affreschi cinquecenteschi di P. Fontana.

Casa Berti
@ Berti
Progettata da Giuseppe Verardi per volere di Carlo Berti nel 1775, conserva una scala ed una loggia 'all'antica' con stucchi (1777) e affreschi di G. Gandolfi. Le statue di Giunone, Venere, Amore e Minerva sono di D. Palmerani; le candeliere sono eseguite su disegno di G. Terzi e realizzate da B. Furlani; i rilievi con le Stagioni sulla volta della scala sono di L. Acquisti. Nelle sale del piano nobile decorazioni neoclassiche.

Ex chiesa e convento di Sant'Ignazio
@ Ex chiesa e convento di Sant'Ignazio
Il complesso venne costruito su disegno di A. Torreggiani (1728-35) per i Gesuiti. L'Accademia di Belle Arti, istituita nel 1710 col nome di Accademia Clementina e sede in Palazzo Poggi, venne qui aperta nel 1803. All'interno, monumento al Duca di Curlandia, di A. Venturoli e G. de Maria (1786). Nello stesso anno 1803 la Pinacoteca trovò sede entro l'ex convento; l'affresco nello scalone è di G. Barbieri. Nel cortile, pozzo di F. Terribilia (1568), già nell'Orto dei Semplici entro il palazzo Comunale.

Henry James
Ore bolognesi
Henry James dedica a Bologna "tre buone giornate" del suo viaggio in Italia, nell'ottobre del 1869. Per lui è una città che "merita", così ricca "d'ogni sorta di doni", di "un'infinità di belle chiese e palazzi, a cominciare dalla "possente" piazza pubblica, nella quale il Medioevo e il Rinascimento si affacciano assieme. La presenza dei portici, che la rendono "oscura", suscita un paragone con la Parigi di rue de Rivoli.
Come per molti altri turisti colti, anche per James il fulcro principale di interesse è la Pinacoteca, "organo" della Scuola bolognese di pittura: Guido, Domenichino, i Carracci ... Egli non manca tuttavia di sottolineare l'accademismo dell'ambiente artistico locale, che vive solo di regole e memorie.
Lo spazio maggiore dei suoi ricordi è dedicato al fortuito incontro con due feste, svolte in contemporanea, "in un clima di reciproca diffidenza e disprezzo": la festa civile dello Statuto e quella religiosa degli Addobbi. E' dal combinarsi dei due eventi, dal mescolarsi di soldati a cavallo con preti e "verginali fanciulle", che scaturisce la scena movimentata e colorata, che lo impressiona, tanto da fargli dire:
Fu quella la prima volta che una festa italiana offrì veramente al mio sguardo quel piacevole ardore e quei particolari romantici promessi dalle canzoni e dalla storia.
Un tardo e un po' stanco romanticismo, sufficiente però a mettere in secondo piano, come una noiosa parentesi, la visita ai tesori della Pinacoteca.
La vita in breve
Nasce a New York nel 1843, nipote di un imprenditore irlandese, che ha fatto fortuna in America e figlio di un grande teologo e filosofo. Si iscrive senza successo ad Harvard, facoltà di legge. Un incidente, che gli procura una lesione alla schiena, gli risparmia l'arruolamento e la partecipazione alla guerra civile.
La sua vita è dedicata alla letteratura e a continui viaggi e spostamenti tra gli Stati Uniti e l'Europa. Soggiorna per lunghi periodi in Francia, Inghilterra e Italia, facendo conoscenza con importanti scrittori e intellettuali, quali Maupassant, Daudet, Flaubert, Turghenev, Zola.
Le opere teatrali non hanno fortuna. La sua scrittura introspettiva non si adatta alle scene. Gli sono più congeniali racconti e romanzi, alcuni dei quali - Daisy Miller, Ritratto di signora - sono veri capolavori.
Compito dello scrittore è, per lui, offrire una visione soggettiva del mondo: da qui l'uso del monologo interiore e di vari tipi di narrazione psicologica, che anticipano il romanzo moderno.
Dal 1876 si trasferisce definitivamente in Inghilterra. Non vorrà lasciare documentazione della sua vita privata e distruggerà le sue lettere. Uscirà però un epistolario, che descrive i suoi ultimi anni, in cui appare afflitto da acciacchi - come il Fuoco di Sant'Antonio - e dalla solitudine. Muore a Londra nel 1916.

Albergo Giardinetto
@ piazza XX Settembre
Si stava, una volta, con Bino Binazzi nella stanza d'albergo dove egli alloggiava. Un patetico e miserabile alloggio all'Albergo Giardinetto. Una casupola rugginosa allora, e adesso scomparsa, presso la stazione ferroviaria ... quando nel silenzio della notte, s'udì nella tromba delle scale rimbombare una voce, un grido che infuriava invocando: "Il poeta Binazzi! Binazzi! Binazzi!". L'amico, già in ciabatte, si affacciò sulle scale deserte. Così fu l'ingresso fra di noi di Campana.
(G. Raimondi)

Palazzo Lambertini - Liceo Minghetti
@ via Nazario Sauro, 18
Saremo polvere, e la nostra mortesarà già tramontata da gran tempo;nel mondo non sarà nemmeno un'ombrache ricordi l'amore che patimmoe non ci resterà che germogliarein erbe sterili di primavera ...
F. Arcangeli, Stelle d'inverno, 1946

Sirena del Pincio
@ via Indipendenza. Bologna
Bella mia, dal fondo algosoDel mar nostro vieni su!In te vuole il suo riposoLa mia bronzea gioventú.
...
(G. Carducci)

Baracche e burattini
Chissà se a Bologna qualcuno ancora dice: "Finir int al paniran ed Cuccoli" ? Un tempo finire nel cestone di Cuccoli significava essere dimenticati oppure andare in disgrazia. Nella realtà dell'800 voleva dire essere uno dei burattini di Angelo Cuccoli (1834-1905), il più noto burattinaio di Bologna, che alla sera, dopo lo spettacolo, riponeva le sue teste di legno nel famoso paniran.

La collina di Bologna
Come un grande terrazzo accessibile a tutti, un'oasi verde preservata nel tempo con lodevole lungimiranza, la collina si affaccia da mezzogiorno sui tetti rossi della "fosca e turrita" Bologna.

Luoghi di Bologna
Guida bibliografica illustrata

I cinema ritrovati
È arrivato il momento che tutti i cinefili aspettano con trepidazione: Il Cinema Ritrovato, festival quasi trentennale in programma a Bologna dal 28 giugno al 5 luglio. Come sempre, la Cineteca ha fatto le cose in grande: dal 25 al 28 giugno si è tenuto un convegno internazionale su Charlie Chaplin e, a seguire, ha inaugurato il festival vero e proprio, con un ricco programma consultabile qui e richiedibile anche in Salaborsa, all'infopoint della rassegna allestito all'ingresso fino al 4 luglio.

Sferisterio
@ via Irnerio, 4, Bologna
Nella zona a levante della Montagnola fu costruito nel 1822 il Gioco del Pallone o Sferisterio. L'edificio dell'architetto Giuseppe Tubertini occupava lo spazio dei soppressi cimiteri della Vita e della Morte e dalla chiesa di San Giovanni Decollato e rispondeva all'esigenza di dare sede opportuna a uno sport a quel tempo molto popolare, il gioco del Pallone al bracciale. In tempi successivi fu sede di varie attività, anche non sportive: qui tenne le sue famose lezioni di astronomia Quirico Filopanti e nel secondo dopoguerra vi fu ospitata una parte della Fiera campionaria.
> Athos Vianelli, Le piazze di Bologna, Roma, Newton Compton, 2006, p. 153

Giovanni Degli Esposti Venturi
È nato a Monzuno nel 1954. Si è trasferito a Bologna, dove ha frequentato il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti. Ha conseguito il diploma di scultore.
Ha iniziato a disegnare e a pubblicare fumetti alla fine degli anni Settanta. Sul n. 8 del 1978 di “Alter Alter” è apparso il suo primo lavoro: Una storia senza titolo.
In seguito ha lavorato come scultore e artigiano, realizzando marionette, maschere e scenografie per il Laboratorio teatrale Arienti.
Ha fatto vari lavori, compreso il camionista, prima di tornare al fumetto, disegnando le storie comiche di Don Tonino e varie illustrazioni per Zanichelli, assieme all’amico Sergio Tisselli.
Ha pubblicato varie opere per il mercato spagnolo e per quello francese e nel 2000, anno giubilare, il racconto blasfemo L’hanno santa? Ha collaborato inoltre con il comune di Monzuno e l’Associazione MontagnAmica.
Dopo varie peregrinazioni, tra Montorio, Monzuno e Bologna, nel 2010 si è stabilito definitivamente a Castel del Rio, in un territorio fortemente segnato dalla presenza carismatica, in anni precedenti, del “maestro” Magnus.
Qui ha realizzato alcuni disegni straordinari per committenti privati, in particolare soggetti militari della Seconda Guerra Mondiale e varie storie, con testi di Gabriele Bernabei, pubblicate sul Lunario del Santerno.
Una parte di esse sono state raccolte nel volume Una valle, rimasto incompiuto per la morte, sopravvenuta nel 2016. Integrato dall’apporto di altri autori, è stato pubblicato nel 2018, con presentazione di Vittorio Giardino e introduzione di Gabriele Bernabei.
Si tratta di un toccante omaggio a Magnus, protagonista del racconto sotto le spoglie del pittore Remo Liverani, ma anche al mondo “quasi mitico” dei borghi montanari del Santerno.

Piazzola
@ piazza Otto Agosto, Bologna
La piazza prende nome dalla giornata risorgimentale dell'8 agosto 1848, quando il popolo bolognese attaccò in armi il presidio austriaco alla Montagnola, respingendolo oltre porta Galliera. Un tempo era una vasta spianata, divenuta nel XIII secolo il Campo del Mercato, poi nell'Ottocento Piazza d'Armi, sede delle rassegne militari e delle esercitazioni della Guardia Civica. Oggi vi si tiene, con cadenza settimanale, il mercato della Piazzola, che ha ormai perso completamente l'originaria caratteristica di mercato delle pulci. Piazza Otto Agosto fu in passato anche luogo di esecuzioni capitali, come quella di Giovanni de Rolandis, cospiratore contro il governo papale. Fino al 1805 al centro della piazza campeggiava la colonna del Mercato, eretta in onore di papa Alessandro VII, che aveva concesso alla città una fiera del bestiame.
> Athos Vianelli, Le strade e i portici di Bologna, Roma, Newton Compton, 2006, p. 347

Emiliano Mattioli
Nasce a Bologna il 4 aprile 1979. Dal 2002 al 2004, pubblicati dalla casa editrice Black Velvet, escono cinque numeri della serie semestrale Mirabolante Almanacco dei fratelli Mattioli, per i quali Emiliano scrive i testi sui disegni del fratello Francesco.
Nel 2002 crea il personaggio di Gigi la piccola oloturia, che pubblica tuttora online su uno strip-blog. Attualmente cura, insieme al gruppo Nuvole Elettriche, un portale di promozione del fumetto online in Italia ed il sito ufficiale del fratelli Mattioli, sul quale è anche possibile visualizzare i videogiochi da loro realizzati, tra cui ricordiamo le nuove versioni di Lupo Solitario del 2017 presentate nella rassegna Disognando in Salaborsa dal fratello Francesco e daMauro Corradini.
Sito ufficiale Fratelli Mattioli

Walter Vitali
Walter Vitali è nato a Minerbio, in provincia di Bologna, il 30 settembre 1952. È laureato in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi sull'organizzazione delle federazioni di Bologna e Imola del PCI dal 1945 al 1986.

Giorgio Guazzaloca
Giorgio Guazzaloca è nato a Bazzano, in provincia Bologna, il 6 febbraio 1944. Ha cominciato a lavorare con il padre a 15 anni e a 23 anni ha assunto la gestione dell'azienda di famiglia.

Sergio Cofferati
Sergio Gaetano Cofferati nasce a Sesto ed Uniti, in provincia di Cremona, il 30 gennaio del 1948. Dopo il diploma di perito meccanico, si iscrive alla Statale di Milano, facoltà di matematica.

Renzo Imbeni
Renzo Imbeni è nato a Modena il 12 ottobre 1944. Dopo il diploma all'Istituto Tecnico Commerciale, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.
Altre risorse
Altri progetti e percorsi su Bologna online

Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.