Risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
From the Chronology
Happened today, 18 juin.

Roberto Vighi è il primo presidente della Provincia
Le prime elezioni provinciali del dopoguerra si svolgono il 27-28 maggio assieme a quelle comunali. Il consiglio provinciale si insedia il 18 giugno, nominando presidente il socialista Roberto Vighi, che continuerà a ricoprire questa carica fino al 1970.
Militante antifascista di primo piano, iscritto al PSI dal 1911, ex ufficiale durante la guerra '15-'18, Vighi si è distinto nel primo dopoguerra come difensore dei contadini in lotta per i patti colonici. E' stato per questo più volte minacciato e bastonato dai fascisti.
Dopo il 25 luglio 1943 il suo studio in via Santo Stefano 18 è diventato una delle centrali della resistenza. Vighi si è adoperato per la ricostituzione del Partito socialista e ha fatto parte della commissione legislativa del C.L.N.
Dalla liberazione è vice presidente della deputazione provinciale.

Muore Giorgio Morandi
A 73 anni il pittore Giorgio Morandi (1890-1964) muore nella sua casa di via Fondazza, dopo una breve malattia.
Verso la fine di una vita solitaria, all'insegna della riservatezza, l'artista - prima conosciuto e stimato solo da pochi critici e collezionisti - ha raggiunto una certa fama e riconoscimento internazionale. Anche Federico Fellini ha inserito due sue Nature Morte nel film cult La dolce vita (1960).
Viene sepolto alla Certosa, nel campo degli uomini illustri, poco lontano dal sarcofago di Carducci.
La sua tomba, curata dall'arch. Leone Pancaldi (1915-1995), è ornata da un busto che lo ritrae, opera dello scultore Giacomo Manzù (1908-1991).

Pista per le corse di cavalli ai Prati di Caprara
Ai Prati di Caprara, la vasta area pianeggiante fuori Porta san Felice appartenuta un tempo alla nota famiglia senatoria, è inaugurata una pista per le corse al galoppo.
Assieme all'ippodromo Zappoli, che sorgerà l’anno seguente nei pressi della stessa porta, è destinata a sostituire l'ormai inadeguato anello della Montagnola.
Prima di essere occupata dall'autorità militare, sarà teatro delle gare organizzate dalla Società bolognese per le corse dei cavalli.

Bagno pubblico in Piazza XX Settembre
In Piazza XX Settembre l'ing. Filippo Buriani costruisce un grande bagno pubblico, secondo il progetto approvato dalla Giunta comunale nel 1894.
Si tratta di un bagno ad aspersione, dotato di cabine doccia, brevettato nel 1883 dal dermatologo tedesco Oscar Lassar e pienamente "rispondente all'esigenze e dell'igiene e dell'economia".
Per il sindaco Alberto Dallolio si tratta di un vero e proprio "istituto educativo", che deve ispirare al popolo "il sentimento della dignità personale, il rispetto del proprio corpo".
L'inaugurazione avviene il 18 giugno 1899. Il costo del servizio è fissato in 25 centesimi e comprende anche l'uso di biancheria e sapone. E' aperto dalle 8 alle 18 nei giorni feriali e dalle 7 alle 17 nei festivi.
Il suo utilizzo durerà fino al 1940, quando il Comune, per motivi speculativi, venderà l'area all'Istituto Fascista per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (poi INAIL), intenzionato a costruirvi la sua sede.
Anche dopo la demolizione dei bagni pubblici, però, e nonostante la redazione di un accurato progetto di recupero a cura dell’arch. Alberto Legnani, lo spazio rimarrà a lungo libero e allestito a giardino.
L'albergo in seguito costruito su quest'area sarà definito "uno dei più evidenti scempi della speculazione edilizia del dopoguerra a Bologna".

Evitata la distruzione del Compianto di Niccolò dell'Arca
@ Santuario di Santa Maria della Vita
Un professore dell'Accademia riesce ad impedire la distruzione del Compianto di Nicolò dell'Arca, meraviglia della scultura che D'Annunzio chiamerà “l'urlo di pietra”.
L'Amministrazione degli Ospedali è infatti intenzionata a distruggere il capolavoro, malamente conservato in un oscuro corridoio di via Drapperie, di fianco alla chiesa di Santa Maria della Vita.
Ricoperte da diverse mani di "orribile" vernice, nella luce incerta dell'androne, le Marie piangenti sono diventate le "burde", cioè le streghe, che turbano i sogni dei bambini bolognesi.
Sarà però solo alla fine dell'800, dopo la scoperta della firma autentica dell'artista, sul cuscino dove posa la testa del Redentore, e dopo gli interventi a difesa dell'opera di Alfonso Rubbiani e Corrado Ricci, che sarà avviato un vero restauro a cura dello scultore Montaguti e della ditta di ceramiche Minghetti.

I Nuovi-nuovi
Una mostra alla Galleria d'Arte moderna, curata da Renato Barilli, Roberto Daolio e Francesca Alinovi, tiene a battesimo il movimento dei Nuovi-nuovi (Marcello Jori, Salvo, Luigi Ontani ed altri).
Si tratta di un gruppo eterogeneo, genericamente post-moderno, in cui prevalgono citazioni d'arte, sconfinamenti nella letteratura e nella musica, modalità tratte dal mondo dei fumetti e della pubblicità, con effetti ricercati, tra il liberty e il kitsch.
Il gruppo è presentato nello stesso anno a New York alla galleria di Holly Salomon da Francesca Alinovi, nella mostra Italian Wave. Le proposte dei Nuovi-nuovi sono ritenute affini a quelle presenti sulla scena americana contemporanea.
Per il giovane critico bolognese, grazie alle nuove tecniche di comunicazione, non vi sono più barriere espressive tra le varie nazioni: artisti italiani e americani “sono agitati tutti assieme dalla stessa onda di creatività”.

Il Bologna FC precipita in serie B
Per la prima volta nella sua storia, al termine del campionato 1981-82, in cui ha comquistato solo 23 punti, il Bologna Calcio retrocede in serie B. Assieme a Juventus e Inter, era l'unica squadra a non essere mai scesa nella serie cadetta.
L'unica nota positiva di un'annata disastrosa è il debutto di un giovanissimo di grande talento, Roberto Mancini, già in goal alla sua quarta uscita.
L'anno seguente Mancini sarà venduto alla Sampdoria e la squadra scenderà addirittura in serie C1, con le dimissioni del presidente Frabbetti e nonostante gli sforzi dell'allenatore Cesarino Cervellati (1930-2018) ex giocatore rossoblu dal 1948 al 1962.

Un viaggio nelle terre degli Etruschi
Dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020 il Museo Civico Archeologico ospita la grande mostra Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna, organizzata in collaborazione con la cattedra di Etruscologia dell'Università di Bologna.
L'esposizione, che riunisce oltre mille oggetti, provenienti da 60 musei, è un itinerario attraverso i territori e i centri etruschi in Italia, dal Lazio alla Toscana, dalla Campania all'Emilia. Un percorso simile a quello compiuto dai viaggiatori, che nell'800 per primi descrissero questo popolo affascinante.
Precede una sezione, che ha la funzione di illustrare i principali elementi della civiltà etrusca, attraverso una serie di oggetti molto significativi. Quasi si voglia offrire al visitatore un breve corso preparatorio, prima che si incammini verso le città e le terre degli antichi Rasna.

Prati di Caprara
@ via Prati di Caprara
La vasta area nella periferia occidentale fuori Porta San Felice, dal XVI secolo di proprietà della famiglia senatoria dei Caprara, all'inizio dell'800 divenne Piazza d'Armi.

La Società Ginnastica Fortitudo
Nel seno dell'Opera dei Ricreatori del canonico Raffaele Mariotti (1865-1920), nasce la Società Ginnastica Fortitudo, una delle prime società sportive cattoliche in Italia, che viene subito affiliata alla Reale Federazione Ginnastica d'Italia. Primo presidente è l'avvocato Bartolomeo Seganti. La sede sociale è in via Mascarella 24.
Nella primavera del 1902, alla presenza del cardinale Domenico Svampa, gli atleti della Fortitudo terranno il loro primo saggio ginnico nel cortile del Ricreatorio di via Frassinago.
Dal 1908 la Società, svolgerà la sua attività nella palestra dedicata al benefattore Monsignor Pietro Canetoli in via S. Felice 103.

Ricreatori Fortitudo
@ via San Felice, 103, 40122 Bologna
Nel 1890 don Raffaele Mariotti, cappellano di Santa Maria Maddalena, cominciò ad organizzare sotto il portico della chiesa in via Zamboni alcune attività ricreative e di svago per i giovani operai che terminavano la loro faticosa giornata di lavoro.

Il progetto
La produzione culturale dello sport e la città: luoghi, memoria, identità, partecipazione*
Acronimo: (SCC) SportCityCult
SportCityCult si è posto l’obiettivo di ricostruire il legame tra la città e lo sport, riscoprendone le potenzialità di “capitale” tangibile e intangibile allo scopo di valorizzare le modalità con cui tale capitale produce ricadute socio-culturali, educative, simboliche (oltre la dimensione economica), rafforzando le molteplici connessioni tra lo sport e l’immagine della città.

Monte del Matrimonio
@ Matrimonio
Fondato da Marc'Antonio Battilana nel 1583 per costituire la dote nuziale delle fanciulle povere "a beneficio de' figliuoli specialmente piccioli", l'Istituto si trasferì nell'attuale sede, già di proprietà dei Giovagnini, nel 1772. Nell'interno si trovano decorazioni settecentesche di Domenico Pedrini, Davide Zanotti, Vincenzo Martinelli, Giuseppe Jarmorini e stucchi di Antonio Gambarini e Giovanni Lipparini.

Palazzo Zambeccari
@ Zambeccari
Fu progettato nel 1775 da Carlo Bianconi, al quale si devono le assai eleganti decorazioni degli ornati del portale. La scala, di gusto neoclassico, è decorata da illusive pitture prospettiche di G. Santi e di F. Santini, con stucchi di L. Acquisti (1790). Al piano nobile si conserva una sala con l'Olimpo, affresco barocco di G. Rolli e G. Alboresi.

Palazzo Pallavicini già Alamandini
@ Pallavicini già Alamandini
La facciata, la cui parte sinistra fu ridisegnata da Alessandro Amadesi nel 1788, conserva il cornicione del XV secolo. Lo scalone seicentesco fu progettato, forse, da Luigi Casoli intorno al 1690. All'interno si conserva un grande salone con affreschi di Giovanni Antonio Burrini (1690) e varie decorazioni, eseguite tra il 1789 e il 1792, per volere di Giuseppe Pallavicini, ad opera di F. Minozzi, F. Pedrini, V. Martinelli, G. A. Valliani, S. Barozzi e stucchi di G. Rossi.

Villa Gotti
@ Gotti
La villa è l'opera più importante realizzata a Bologna dall'architetto Enrico De Angeli, il quale nel 1933-36, su un piano già esistente, ideò questo edificio, una chiara espressione dell'essenzialità razionalista in architettura. Il progetto non venne realizzato completamente.

Nella Nobili
Bologna antica così ti lasciavoOgni mattina dopo aver toccatoCon la punta delle dita le tue albe rose perlaPerla per la mia adolescenza austeraTesoro che portavo con me fino all'ingressoDella fabbrica con le sue luci elettricheAccese per l'eternità.
(N. Nobili, da: Quaderni della fabbrica, 1948)
Nella Nobili nasce a Bologna nel 1926. La sua famiglia, di condizione umile, vive nel rione Pontevecchio. Ad appena dodici anni, in pieno fascismo, comincia a lavorare in un laboratorio di ceramica e poi, dal 1940, come soffiatrice di vetro in una fabbrica di medicinali.
Il lavoro di dieci-dodici ore in fabbrica, tra il calore del vetro e i fumi di monossido di carbonio, la polvere, la promiscuità, è una esperienza durissima, che la segna profondamente e ritornerà attraverso immagini dolorose nella sua opera poetica.
Nelle pause del lavoro, di notte, legge, studia, si fa una cultura. Arriva ad imparare il tedesco per leggere l'amato Rilke nella lingua originale. Comincia a scrivere i suoi primi testi.
Giovanissima poetessa-operaia, nell'immediato dopoguerra entra in contatto con gli ambienti artistici e letterari della città. Conosce il pittore Aldo Borgonzoni - frequenta assiduamente il suo studio in via Saragozza - e il direttore del "Giornale della Sera" Giuseppe Galassi.
Incontra Giorgio Morandi, al quale dedicherà la poesia Paesaggio 1926. Frequenta la casa di Renata Viganò e Antonio Meluschi in via Mascarella, dove si raccolgono intellettuali come Pier Paolo Pasolini e Sibilla Aleramo, ex partigiani, studenti.
Nel Caffé Zanarini in piazza Galvani, allora luogo di incontro degli attivisti di sinistra, conosce Enrico Berlinguer, futuro segretario del Partito Comunista.
Nel 1949 parte per Roma, dove le sue poesie, pubblicate in quell'anno da Tosi e Danzi, riscuotono grande interesse. E' bene accolta dai protagonisti della vita culturale della capitale. Da parte della "sultana delle lettere" Maria Bellonci si sente esibita "come un piccolo fenomeno da baraccone vestito da poetessa-operaia".
Nel 1953 decide di trasferirsi a Parigi. Negli anni Sessanta vedono alla luce le sue prime poesie in francese. In seguito pubblica Le Sommeil de la raison engendre des monstres (1970), Les femmes et l'amour homosexuel (con la compagna Edith Zha, 1979), Histoire d'amour (1980).
Intanto vive ai margini, avviando con alcune amiche un piccolo commercio di collanine, anelli e souvenir. Non è difficile incontrarla la domenica sui gradini della chiesa di Saint Eustache, "senza sorriso, di poche parole", vestita "con uno scialletto stinto sulle spalle". Nel 1985 muore suicida a Parigi, all'età di 59 anni.
Nel 2017 Marie -José Tramuta ha curato una selezione in italiano e in francese delle opere di Nella Nobili, basandosi su pubblicazioni apparse in Francia negli anni Cinquanta e su testi conservati dall'Institut Mémoires de l'édition contemporaine (IMEC), riportando così all'attenzione e alla memoria l'artista bolognese, ingiustamente dimenticata.

Convento di San Francesco
@ piazza Malpighi, 9
Io sono stato e sono ancora alloggiato ai Frati Conventuali, cioè al convento del mio compagno di viaggio.
(G. Leopardi, Lettera al padre, Bologna, 22 giugno 1825)

Liceo Galvani
@ via Castiglione, 38
Più il professore intaccava, e più noi ridevamo. Fu dapprima un lieve sussurro: poi crebbe, si innalzò, rumoreggiò in uno strepito scomposto e sgarbato. Carducci si levò, raccolse le cartelle dé suoi appunti: con un energico pugno rialzò il malaugurato gibus, se lo piantò in capo e mormorando rotte invettive uscì impetuosamente dall'aula.
(A. Dallolio)

Casa - Via Nosadella
@ via Nosadella, 48
Andavo spesso a casa di Pasolini in Via Nosadella. Si parlava di tutto e si preparava il teatro irlandese assieme a Luciano Serra, oppure ci si sedeva da qualche parte a parlare di letteratura.
(R. Roversi)

Le acque di Bologna
Tra l'Appennino e la pianura

Ai tempi di Matilde
Alla morte di Matilde di Canossa, nel 1115, il popolo bolognese prese d’assalto la rocca del conte, che rappresentava il potere dell’imperatore e della sua vicaria sul nostro territorio.

Fuoco sulla montagna
Con l'arrivo e lo stazionamento del fronte, tra l'autunno del 1944 e la primavera successiva, la valle del Reno fu profondamente coinvolta nella guerra. I temi fondamentali del conflitto ebbero qui uno svolgimento di straordinaria intensità: la campagna militare della Linea Gotica, la sfida partigiana, le distruzioni materiali e le brutalità sulla popolazione civile, la fuga o il trasferimento coatto di intere comunità.

Scrittori sotto i portici
A Bologna all'inizio del secolo la nuova generazione universitaria si allontana dal classicismo, erudito, carducciano imperante nell'800 e prende a modello D'Annunzio.
Tra i giovani che aderiscono all'estetismo simbolista vi sono Luigi Federzoni e Manara Valgimigli.

Palazzo Strazzaroli
@ piazza Ravegnana, 1, Bologna
Il palazzo degli Strazzaroli o dei Drappieri fu costruito fra il 1486 e il 1496 da Giovanni Piccinini da Como. Tra due finestre a bifora c'è un balcone seicentesco. Sopra ad esso, in una nicchia protetta da un drappo, c'è la statua di una Madonna, opera di Gabriele Fiorini, visibile solo in occasioni solenni, quali la discesa in città della Madonna di San Luca. Nel pinnacolo al centro della facciata è raffigurato San Girolamo, protettore della Corporazione dei Drappieri.
> Tiziano Costa, Marco Poli, Conoscere Bologna, Bologna, Costa, 2004, p. 157, 201

Canicola
Canicola è una associazione culturale nata a Bologna nel 2004. Si occupa di divulgare il fumetto, tramite l'attività editoriale, la promozione di giovani artisti, mostre e workshop.

Lucio Filippucci
Nasce a Bologna nel 1955. Nel 1975 comincia a lavorare per le numerose serie della Edifumetto di Renzo Barbieri. Nel 1979 succede a Milo Manara nella serie Chris Lean sulla rivista "Corrier Boy", per la quale illustra anche numerose storie brevi. In collaborazione con il collega e amico Giovanni Romanini lavora anche per il mercato francese. Parallelamente illustra numerose campagne pubblicitarie per il comune di Bologna e la regione Emilia Romagna. Sue sono anche le illustrazioni per i libri Il Manuale di autodifesa televisiva di Patrizio Roversi (Sperling & Kupfer) e Il Manuale della tap model di Syusy Blady (Longanesi). Collabora a lungo con la Panini e con le case editrici di libri per l'infanzia Piccoli e Juvenilia e nel 1992 vince il Premio Lunigiana, assieme ad Alberto Savini, con il libro Quel tunnel sotto la scuola. Nel 2001 il museo di arte moderna di Prato gli dedica una mostra personale. All'inizio degli anni '90 inizia il suo rapporto con Sergio Bonelli Editore e diventa una delle colonne dello staff della collana Martin Mystère. Nel 1998, su sceneggiatura di Alfredo Castelli, lavora alle avventure del Docteur Mystere, pubblicate sugli Almanacchi del Mistero e ristampate in edizione ampliata e a colori in numerosi paesi europei.Illustra per i tipi Pendragon i libri di Maria Gabriella Buccioli: nel 2003 I giardini venuti dal vento, che riceve il premio Giardini botanici Hanbury, nel 2009 Chiacchiere di giardinaggio insolito e nel 2016 Una giardiniera in cucina.Premio Cartoomics nel 2004 e Premio A.N.A.F.I. nel 2005 come miglior disegnatore, nel 2008 riceve la targa Grandi Autori dal Comune di Falconara.Entrato nello staff di Tex, ha realizzato il ventiduesimo Tex gigante su sceneggiatura di Gino D'Antonio e vari episodi della serie regolare su sceneggiatura di Claudio Nizzi e Pasquale Ruju. Oggi continua la sua collaborazione sulla serie mensile di Tex, sugli albi speciali di Martin Mystere e disegna le copertine per la nuova serie a colori di Martin Mystere, per le quali nel 2017 riceve il Premio Atlantide. Sempre nel 2017 a dicembre, tramite l'A.N.A.F.I. curata dagli esperti Roberto Sarti e Sergio Pignatone della Galleria d'arte Little Nemo di Torino, viene organizzata presso la Biblioteca Salaborsa la mostra collettiva dedicata al western insieme ai suoi due fraterni amici artisti, Giovanni Romanini e Sergio Tisselli, purtroppo recentemente scomparsi. La Mostra s'intitola Artisti Bolognesi tra Fumetto e West che riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Lucio Filippucci è stato invitato nel 2021 come ospite della mostra mercato che si tiene ogni anno in primavera inoltratata nel parco di Negombo all'interno dell'isola di Ischia, ed è inoltre occasione di incontri con chef stellati e disegnatori del mondo dei Comics tra cui uno degli autori più conosciuti dal mondo Bonelli. Una delle pubblicazioni più recenti riprendono il personaggio di Docteur Mystère creato nel 1899 dallo scrittore francese Paul D’IVoi. Alfredo Castelli e Lucio Filippucci ne hanno rivisitato integralmente il personaggio e lo hanno inserito nell’universo di Martin Mystère. In questo volume : I due dottori. Docteur Mystère, del 2023 edito da Cut-up, per la prima volta in assoluto, il Docteur ritorna in entrambe le sue versioni, in due diverse avventure a dir poco straordinarie.

Rocco Lombardi
Nasce a Formia (LT) nel 1973. Si diploma alla Scuola Internazionale di Comics in fumetto e illustrazione. Dipinge per anni sui muri con gli spray. Lavora come decoratore.
Con Simone Lucciola ha dato vita a Lamette Comics e ha pubblicato L’albero sfregiato e Non senza mano cattiva. Gira l’Italia insieme a Marina Girardi con Nomadisegni, un progetto in divenire fatto di laboratori itineranti, storie e disegni ispirati al paesaggio.
Pubblica fumetti e illustrazioni dal 2001. Tra le sue pubblicazioni vi sono il graphic novel Campana , Giuda edizioni, 2014 e il lavoro L' Argine, Becco Giallo, 2016, insieme a Marina Girardi. Vive e lavora sull'Appennino bolognese. Nel dicembre 2019 inaugura la mostra "Tane nell'Arenaria" esposizione delle sue opere con il patrocinio del Comune di Marzabotto (Bo).
Blog dell'autore

Annamaria Cancellieri
Annamaria Cancellieri è nata a Roma il 22 ottobre 1943. Si è laureata in Scienze Politiche all'Università La Sapienza e dal 1972 è entrata nell'amministrazione del ministero dell'Interno.

Matteo Lepore
Matteo Lepore è nato a Bologna, nel quartiere Savena, nel 1980.
Si diploma presso il Liceo classico Galvani e si laurea in Scienze politiche all'Università di Bologna. Dopo la laurea svolge un periodo di stage a Bruxelles presso l'Ufficio di collegamento con le Istituzioni europee della Regione Emilia-Romagna.
Tra il 2007 e il 2009 consegue un Master in Relazioni internazionali, un Master in Edilizia e urbanistica e un Master in Economia della cooperazione all’Università di Bologna.

Giuseppe Dozza
Giuseppe Dozza è nato a Bologna il 29 novembre 1901, in via Orfeo. Figlio di fornai, a 13 anni è fattorino in una agenzia di trasporti. Si iscrive al Partito Socialista Italiano e nel 1920 è segretario dei giovani socialisti. Dopo il congresso di Livorno del 1921 aderisce al Partito Comunista d'Italia: nel 1923 è segretario nazionale della Federazione giovanile comunista e nel 1928 membro del Comitato centrale.

Sergio Cofferati
Sergio Gaetano Cofferati nasce a Sesto ed Uniti, in provincia di Cremona, il 30 gennaio del 1948. Dopo il diploma di perito meccanico, si iscrive alla Statale di Milano, facoltà di matematica.
Altre risorse
Altri progetti e percorsi su Bologna online

Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.