La villa-castello di Clodoveo Cassarini
In località S. Antonio di Savena, fuori porta San Vitale, inizia, su disegno dell'ing. Romagnoli, la costruzione della villa-castello di Clodoveo Cassarini, noto imprenditore e “sportman distinto”.
Il pretenzioso edificio, completato entro il 1914, costituisce una “incredibile involuzione” (Cresti) per la cultura architettonica bolognese, nel segno di una tendenza accademica e neo-eclettica, che offusca in città le pur timide aperture al modernismo.
Cassarini è il titolare di un “grandioso” Stabilimento chimico farmaceutico, famoso in tutto il mondo per alcune specialità, come la Terra Cattù e le Polveri Antiepilettiche, efficaci contro le malattie nervose.
Il castello diverrà durante il ventennio sede del Gruppo Rionale fascista San Vitale. Durante la seconda guerra mondiale sarà occupato dall’esercito (OARE), quindi andrà al demanio per poi essere completamente demolito.

- Fonte: Archiginnasio (BO) - Biblioteca digitale
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. p. 30
- Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Fotoconfronti col passato, Bologna, Tamari, Seconda serie, 1975, pp. 110-111 (foto)