La manifattura Bucci premiata a Firenze
La manifattura di maioliche e stoviglie Bucci vince una medaglia di merito all'Esposizione Nazionale di Firenze, presentando vassoi decorati ad ampia tesa con motivo ad intreccio.
Nel 1835 i cugini Tommaso e Giovanni Bucci, non avendo avuto la concessione del Comune di Faenza per impiantare una fabbrica a scopo industriale, hanno trasferito la loro attività a Imola, acquistando “la vecchia e decaduta fabbrica dei Zambrini” e riavviando la produzione della maiolica in questa cittadina.
Diretta da Sante Bucci, la manifattura ha iniziato nel 1847 la produzione di terraglie più raffinate, “in altre fabbriche sconosciute”, essendo dotata di una sezione artistica che impiegava una cinquantina di operai.
Nella manifattura Bucci hanno lavorato dal 1848 come decoratori anche Angelo Minghetti (1822-1885), che ha poi fondato a Bologna un laboratorio ceramico di grande successo, e Gaetano Lodi (1830-1886), decoratore di vari palazzi bolognesi assieme all’ornatista Andrea Pesci.
L'ultimo proprietario della manifattura Bucci, Giuseppe, cederà nel 1874 la fabbrica ai suoi dipendenti. A seguito di questa decisione nel 1877 nascerà la Società cooperativa ceramica di Imola.

- Sec. XIX - Museo San Domenico - Imola (BO)
- Eros Biavati, La manifattura delle maioliche e stoviglie Bucci attiva in Imola dal 1836 agli anni 1874-77 proseguita poi come cooperativa di lavoro nell'attuale Soc. cooperativa ceramica di Imola, fondatore Giuseppe Bucci, Imola, Galeati, 1987
- Santa Cortesi, La pittura su maiolica a Faenza nel secondo Ottocento, Faenza, S. Casanova, 2002, pp. 63-66
- Imola e Val di Santerno. Studi, Imola, Grafiche Galeati, 1987, p. 63 sgg.
- La terraglia italiana, a cura della Società Ceramica Italiana, Laveno, note di Giuseppe Morazzoni, prefazione di Leonardo Borgese, Milano, Luigi Alfieri, 1956, p. 135