Risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
From the Chronology
Happened today, 02 May.

Il Bologna FC di nuovo campione d’Italia
Il Bologna FC vince lo scudetto 1936-37, il quarto della sua storia, con tre punti di vantaggio sulla Lazio. La matematica certezza è acquisita il 2 maggio al Littoriale con due giornate d'anticipo, superando la Triestina per 2 a 0, con goal di Reguzzoni e Andreolo.
Nelle ultime due partite viene schierato il centravanti Angiolino Schiavio (1905-1990), che in precedenza aveva deciso di ritirarsi dall'attività agonistica.
Sarà proprio l'amato “Anzlen”, il più grande goleador rossoblù di tutti i tempi, a segnare i due goal nell'ultima gara con il Milan il 16 giugno.

L’Istituto agrario “Arrigo Serpieri”
È inaugurato l’Istituto agrario della Provincia, eretto su disegno di Antonio Pesarico e intitolato all’agronomo Arrigo Serpieri (1877-1960).
Sorge nei pressi di Corticella, sul luogo della villa Altieri - convertita da casa colonica in villeggiatura intorno al 1810 e conosciuta in precedenza come “Casino Rubbiani” - abbattura dopo i gravi danneggiamenti dell’ultimo conflitto mondiale.
Nel 1945 fu infatti sede di comandi tedeschi, minata prima della ritirata e spogliata dei suoi arredi, abitata in seguito da famiglie sfollate della zona.
Nel parco rimangono: un teatrino all’aperto, una voliera e un piccolo oratorio in stile gotico, costruito alla fine dell’800 su disegno di Alfonso Rubbiani, alla cui famiglia la villa apparteneva.

Il giornale cattolico "L'Ancora"
Alfonso Rubbiani (1848-1913), esponente della Gioventù Cattolica, fonda, con Giambattista Casoni e Ugo Flandoli, il giornale “L'Ancora”, assolutamente intransigente:
Abbiamo scritto sulla nostra bandiera Ordine, Religione, Moralità. Noi cattolici vogliamo rispetto alla libertà, all'indipendenza, alle proprietà, alle ragioni e ai diritti di tutti ... Ci sottomettiamo alle leggi, ma vogliamo salva la nostra intangibile coscienza di cattolici. Non siamo amici per niente del Governo che regge la Penisola, ne siamo avversari, ma avversari leali che discutono, che reclamano, che protestano e nulla più. Proclamiamo l'assoluta infallibilità del Pontefice Sommo.
Nato come foglio settimanale, l' "Ancora" diverrà quotidiano e raggiungerà una notevole tiratura.
Futuro protagonista del revival medievale a Bologna, Rubbiani parteciperà nel 1870 alla difesa di Roma contro le truppe del Regno d'Italia.

Prima personale di Concetto Pozzati
Presentata da Renato Barilli, dal 2 al 15 maggio si tiene a Milano, presso la Galleria d'arte Salone Annunciata, la prima mostra personale di Concetto Pozzati (1935-2017).
Figlio di Mario e nipote di Severo (Sepo), entrambi conosciuti grafici e pittori con notevoli esperienze internazionali, Concetto si è diplomato nel 1955 presso l'Istituto d'Arte di Bologna.
Dopo una permanenza a Parigi presso lo zio Sepo, nel 1958 ha fondato nel capoluogo emiliano uno studio pubblicitario.
Nel primo periodo, la sua pittura si svolge all'interno dell'esperienza ultimo-naturalista ispirata dal critico Francesco Arcangeli, ma già nel 1962, con il ciclo Schifanoia, la morfologia organica cederà il passo a forme geometriche, che preludono allo stile pop, di cui Pozzati sarà uno dei maggiori rappresentanti in Italia.

Sanguinosa battaglia a San Pietro in Casale
La 2a Brigata Garibaldi “Paolo” è da alcuni giorni concentrata nella Valle Castellina a est di San Pietro in Casale. Dalla mattina del 19 aprile impegna in violenti scontri a fuoco le truppe tedesche stanziate nella zona con lo scopo di accellerarne la ritirata.
Il 21 aprile si ha il contatto dei partigiani con le prime avanguardie alleate, mentre forti contingenti nemici sono asserragliati nell'abitato di San Pietro. Per scongiurare il bombardamento aereo del paese, i partigiani attaccano i tedeschi lungo tre direttrici.
La battaglia si protrae tra il pomeriggio e la sera del 22 aprile e si conclude nella notte con l'evacuazione del paese da parte dei tedeschi. Nel corso dei combattimenti, cadono 22 giovani tra i 21 e i 25 anni, originari di San Pietro e dei paesi limitrofi.
All'alba del 23 aprile i partigiani entrano nel paese liberato, precedendo di alcune ore le truppe inglesi.
Il 22 aprile il Btg "Tampellini" della 2a Brigata Garibaldi si dispiega nella pianura attorno a San Giorgio di Piano per conquistare le ultime postazioni tedesche di retroguardia. In località Scodellara cadono due giovani partigiani di 17 e 21 anni e diversi altri rimangono feriti.

Gioachino Rossini è ammesso al Liceo musicale
Figlio di Giuseppe, detto Vivazza, suonatore di banda con idee giacobine, originario di Lugo, e di Anna Guidarini, cantante lirica abbastanza famosa, il giovane Gioachino Rossini (1792-1868) è accolto al Liceo Musicale.
A soli 13 anni è comparso in scena al teatro del Corso nell’opera Camilla, ossia Il Sotterraneo di Ferdinando Paer, recitando la parte del piccolo Adolfo.
Nell’aprile 1806 nell’Oratorio della Compagnia di S.Maria della Morte, ha cantato come contralto la parte di Maddalena nella Passione di padre Stanislao Mattei, il più noto compositore bolognese dell’epoca, ottenendo un grande successo.
Nella commissione esaminatrice, composta da membri dell’Accademia Filarmonica, siede anche l’anziano Antonio Mazzoni, presente già nel 1770, al tempo dell’aggregazione di Mozart. Rossini viene ammesso nella classe dei Cantori.
Il 15 aprile 1806 entra nella scuola di violoncello con Vincenzo Cavedagna e il 24 giugno chiede ed ottiene l’aggregazione all’Accademia Filarmonica, in considerazione dei “progressi nella Professione”.
L’anno seguente potrà seguire le lezioni di contrappunto di padre Stanislao Mattei e quelle di pianoforte di Callisto Zanotti. Il rapporto con padre Mattei, docente di fama europea ed erede di Giovanni Battista Martini, non sarà facile per il giovane Rossini, amante della musica di Haydn e Mozart e perciò chiamato dal maestro “il tedeschino”.
Per l’anziano maestro la musica tedesca sarà sempre “astrusa e oscura”, più adatta agli strumenti che alle voci. E poi noterà nell’allievo troppa libertà e parecchi strappi alle buone regole. Ma nonostante frequenti esortazioni e rimproveri, non riuscirà a far presa nel suo animo ribelle.
Di Mattei Rossini apprezzerà la scrittura musicale e le correzioni istruttive, ma non sopporterà la sua ritrosia nelle spiegazioni verbali. La rottura definitiva avverrà nel 1810: il giovane musicista pesarese partirà per Venezia, dove comincerà a comporre le opere che lo renderanno famoso.

Esibizione aerea di Romolo Manissero
Il 21 aprile è prevista una esibizione di volo del pilota piemontese Romolo Manissero (1881-1951), seguace e amico di Louis Blériot.
Mezza Bologna si ferma a guardare, affollando l'ippodromo Zappoli e radunandosi sulle colline: all'Osservanza, a San Michele in Bosco, a San Luca.
In città ogni attività è sospesa e i negozi sono deserti. Per la sorpresa causata dall'insolito apparecchio si hanno anche alcuni incidenti stradali. Un tram tampona una Italia “nuova fiammante”.
Assistito dall'impresario Martorelli e da un meccanico, Manissero si alza a fatica col suo monoplano dal lato nord dell'ippodromo, dopo avere attraversato a balzelloni il lungo prato tra gli urli e gli applausi della folla.

Industrie impegnate nella produzione bellica
A Bologna le aziende del comparto meccanico sono le prime ad essere impegnate nella mobilitazione industriale.
Tra la fine del 1915 e l'inizio del 1916 le Officine Calzoni, la Zamboni e Troncon, la Fervet, la Sigma e la Parenti sono dichiarate ausiliarie e vanno ad affiancarsi al Pirotecnico e alle altre imprese statali: la Direzione di Artiglieria, il Carnificio di Casaralta, l'Opificio Vestiario e la Lavanderia militare.
La Calzoni dal 1914 fornisce al Pirotecnico macchine per la produzione di caricatori e cartucce in ottone per il fucile modello '91, per bossoli da pistola e forni per ricuocere i bossoli in ottone.
La Parenti, entrata in società con la francese Darraq Proiettili, durante il conflitto sfornerà a ritmo continuo bombe da 210, sfruttando massicciamente il lavoro femminile.
La Barbieri e la Maccaferri diventeranno ausiliarie solo nel 1918: opereranno come assimilate nella produzione, la prima, di impianti di refrigerazione, la seconda di reti e filo spinato.
La Baschieri e Pellagri, dedita alla fabbricazione di polveri da caccia, sarà la prima industria chimica ad essere dichiarata ausiliaria nel 1916 e concentrerà la sua produzione nel fulmicotone per polverifici.
Nell'aprile 1916 anche la S.A. di Borgo Panigale metterà la sua produzione di acido solforico a disposizione di ditte come la Sipe e la Dinamite Nobel.
Nel settore dei beni di consumo, tra le aziende indirizzate alla produzione bellica ci sarà la Canonica di Casalecchio, i cui filati di canapa serviranno alle calzolerie militari, e la cartiera del Maglio di Pontecchio, produttrice di cartine per le sigarette.
Tra le industrie alimentari l'attenzione del Comitato per la Mobilitazione (CRMI) si concentrerà soprattutto sullo zuccherificio, mentre Prospero Genovesi affiancherà al Carnificio militare di Casaralta un proprio stabilimento, situato a Santa Viola, per la produzione di scatolette di carne.

Tennis Club Bologna
@ Circolo Tennis Bologna
Un gruppo di studenti liceali appassionati di tennis ottenne nel 1902 dal Comune uno spazio all'interno dei Giardini Margherita per praticare questo sport originario dell'Inghilterra.

Marco Cimatti
Ciclista dilettante, Marco Cimatti vinse a soli diciannove anni la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1932.
Nel 1934 trionfò nel Giro dell'Emilia, correndo su una bicicletta costruita da Amleto Villa, titolare di un noto negozio di materiale e abbigliamento sportivo in Strada Maggiore.

Raffaele Mariotti
Don Mariotti nacque a Bologna nel 1867.
Dal 1887 fu cappellano della chiesa di Santa Maria Maddalena, dove prese ad occuparsi del tempo libero dei giovani operai e artigiani, offrendo loro attività ricreative, sportive e di istruzione dopo il lavoro.

Prati di Caprara
@ via Prati di Caprara
La vasta area nella periferia occidentale fuori Porta San Felice, dal XVI secolo di proprietà della famiglia senatoria dei Caprara, all'inizio dell'800 divenne Piazza d'Armi.

Villini floreali
@ Floreali Sironi
Questa villa fa parte di una vasta lottizzazione fra via Saragozza e via Andrea Costa, per villette economiche uni-bifamiliari, promossa dall'architetto Paolo Sironi tra gli anni 1904-10. E' una concentrazione unitaria che fa sfoggio degli elementi più appariscenti della moda 'liberty': decorazioni floreali e geometriche, largo uso del ferro lavorato ai balconi e nelle cancellate, inserimento di strisce di piastrelle decorate sulla facciata, colori vivaci. Esempi analoghi si trovano anche in viale Audinot (al n. 2, 9), in via Costa (al n. 12, 18), in via Roncati (al n. 3) e in viale Pepoli (al n. 28, 30).

Palazzo Comunale
@ Palazzo Comunale
Il lato meridionale di questo vasto complesso di edifici conserva una notevole finestra in cotto quattrocentesca, di gusto lombardo. La torre d'angolo fu del tutto demolita durante un bombardamento nel corso dell'ultima guerra, e poi ricostruita. Di qui si ha accesso al grande cortile, ove avevano sede la guardia svizzera e gli addetti al palazzo. Al centro si trova una copia della cisterna progettata da Francesco Terribilia nel 1568, trasferita poi nel 1886 nel cortile della Pinacoteca Nazionale.

Palazzo Vizzani
@ Vizzani
L'edificio fu costruito su progetto di Bartolomeo Triachini (1559-65). Nello sfondato del cortile tracce di decorazioni prospettiche di A. Galli Bibiena. Nella scala ovali di L. Sabbatini e nella loggia Accecamento di Polifemo di L. Samacchini (1570). Passato in proprietà al cardinale Lambertini, fu ornato al piano nobile con affreschi settecenteschi di F. Minozzi, C. Lodi, P. Dardani e stucchi di P. Tadolini; in altri ambienti, dipinti di A. Basoli e F. Giani (1822).

Scalea della Montagnola
@ della Montagnola
Costruita su disegno di Tito Azzolini e Attilio Muggia (1893-96) fu decorata da rilievi e gruppi scultorei, ispirati alla storia di Bologna, di D. Sarti, A. Orsoni, P. Veronesi, T. Golfarelli, E. Sabbioni, A. Colombarini. La Montagnola, destinata a passeggio fin dal Seicento, fu riprogettata da G. B. Martinetti, nelle forme attuali, nel 1805. La vasca centrale con statue fu eseguita da D. Sarti nel 1888 per l'Esposizione delle Province dell'Emilia tenuta ai Giardini Regina Margherita.

Portico della Morte - Libreria Nanni
@ via Musei, 8
“È il più bel ricordo di Bologna. Mi ricorda L’Idiota di Dostoevskij, mi ricorda il Macbeth di Shakespeare ... A quindici anni ho cominciato a comprare lì i miei primi libri, ed è stato bellissimo, perché non si legge mai più, in tutta la vita, con la gioia con cui si leggeva allora”.
(P.P. Pasolini, I Quaderni)

Biblioteca Universitaria
@ via Zamboni, 35
Nella sala di lettura della Biblioteca Universitaria (più che nuda, squallida) il numero dei frequentatori variava sempre (e certo varia ancora) a seconda delle vacanze e degli esami, del caldo e del freddo della stagione. Il freddo, più ancora degli esami, valeva a riempire la sala riscaldata di studenti, tolti spesso dall'indugiare nelle vie da un metro di neve e da una temperatura siberiana. Ma poi al primo tepore di maggio ben preferivano starsene per le vie piene di gente o andasene per i bellissimi colli, che fiancheggiano, dalla parte di mezzogliorno, tutta la città.
(C. Ricci)

Giuseppe Saitta
Nasce a Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna, nel 1881. Ex sacerdote e allievo di Giovanni Gentile a Palermo, insegna al liceo e alle università di Firenze, Cagliari, Pisa, quindi ricopre le cattedre di filosofia morale e di filosofia teoretica all'Università di Bologna.
Il suo idealismo si caratterizza, rispetto a quello del maestro Gentile, "per un più radicale immanentismo ed una accentuata polemica antireligiosa". Egli vuole fondare un "reale umanesimo", in cui la ragione liberatrice è opposta alla religione dogmatica. Tra le opere filosofiche vi sono: Lo spirito come eticità (1921); La personalità umana e la nuova coscienza illuministica (1938); La libertà umana e l'esistenza (1940).
Compie inoltre importanti ricerche sulla storia della filosofia, in particolare la filosofia rinascimentale: La filosofia di M. Ficino (1923); Filosofia italiana e Umanesimo (1928); Il pensiero italiano nell'Umanesimo e nel Rinascimento, in tre volumi (1949-51); Cusano e l'Umanesimo italiano (1957). Muore a Bologna nel 1965.
Direttore di "Vita Nova"
Dal 15 marzo 1925 Giuseppe Saitta assume la direzione della rivista "Vita Nova", quindicinale (poi mensile) dell'Università fascista di Bologna, definito il "periodico della rinascita intellettuale fascista". Spesso apre il numero con un commento e cura la rubrica Spunto polemico, su temi cari al fascismo, dove si distingue "per la vis polemica con cui attacca gli oppositori e i detrattori del regime".
La rivista è ispirata da Giovanni Gentile e deve corrispondere alla concezione "religiosa" della vita propria del fascismo. Non si occupa di temi astratti, ma è "concepita come azione e impegno di fascisti capaci di vivere 'integralmente' la loro esistenza e di farlo con senso critico" (Salustri).
Esce per 12 numeri all'anno e raggiunge fino a 80 pagine, con diverse sezioni a lunghezza variabile. Ospita interventi di numerosi intellettuali di regime e scrittori locali, quali Giuseppe Lipparini, Giuseppe Albini e Dante Manetti. In articoli del 1933, l'emergente Julius Evola vi sostiene l'antisemitismo.
Con la caduta in disgrazia di Leandro Arpinati, "Vita Nova" segue la sorte dell'Università fascista, chiusa dall'ispettore Ciro Martignoni, inviato da Mussolini in persona per smantellare le strutture influenzate dal ras bolognese. Parte dei collaboratori sono assorbiti in una nuova rivista, dal titolo "Credere".

Giuseppe Guglielmi
Sull'argomento, quello della poesia, Guglielmi era molto reticente, come si trattasse di una zona strettamente vocata alla privatezza, materia scottante, da gestire con il massimo della compostezza, quasi da rimuovere ...(M. Di Bella)
Nasce a Bari nel 1923. Nell'infanzia e nella giovinezza è costretto, con la famiglia, a numerosi trasferimenti, al seguito del padre, funzionario delle ferrovie. Ha come compagno di liceo Alfredo Giuliani, che lo ricorderà per il carattere "spinoso":
Sfogava il suo spirito beffardo nella conversazione, elargendo agli amici, con la sua bella voce rotonda di basso, battute mordaci e paradossi irridenti.
Nel 1946 si trasferisce a Bologna e frequenta la facoltà di Lettere. Si laurea con Carlo Calcaterra, con una tesi du Petrarca. E' amico di Leonetti, Scalia, Roversi, ma, nonostante le sollecitazioni di quest'ultimo, non collabora alla rivista "Officina". Vuole infatti tenersi in disparte da ogni gruppo o corrente.
Dal 1957 lavora a Londra per la BBC. A Bologna affianca all'attività di poeta e traduttore il ruolo di direttore del Consorzio provinciale di pubblica lettura, importante rete di servizi bibliotecari. Nel 1974 fonda e dirige l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, collaborando, assieme ad altri intellettuali, quali Andrea Emiliani, Pier Luigi Cervellati, Nazareno Pisauri, Ezio Raimondi, ad orientare la politica culturale regionale.
Alla fine degli anni Settanta compie un viaggio di studio nelle biblioteche inglesi. Frutto di questa esperienza sono una serie di articoli dedicati alle problematiche bibliotecarie e dei beni culturali pubblicati su "Rinascita" (1979) e nel "Library Association record" (1980).
Anche i fratelli Angelo e Guido si stabiliscono a Bologna e hanno importanti ruoli istituzionali nell'ambito della cultura: il primo, critico letterario e dirigente RAI, ricoprirà la carica di Assessore comunale nella giunta Cofferati, il secondo, esperto di letteratura contemporanea, sarà valente professore e preside all'Università.
Tra i fratelli, Giuseppe è quello "dotato del timbro poetico più rigoroso e raffinato", ma anche il più schivo e anticonformista. Spirito caustico e severo, ama definirsi il "custode del niente". Per A. Battistini è autore di una poesia "devota alla parola esatta, nitida, governata da tensioni e da dolcezze".
Pubblica alcune raccolte poetiche, Essere e non avere (1955), Panglosse (1967), Ipsometrie (1980), particolarmente apprezzate da Luciano Anceschi, e partecipa ad alcune antologie del Gruppo '63. Sue poesie sono pubblicate anche nel Manuale di poesia sperimentale del fratello Guido e di Elio Pagliarani (1966). Collabora inoltre a riviste quali "Rendiconti", "Il Caffè", "Il Verri". Si distingue come traduttore dal francese di opere di Céline, Queneau, Gide e di saggi di Deleuze, Focillon, Starobinski per Einaudi e Il mulino. Muore a Bologna nel 1995. Gli è stata intitolata la biblioteca dell'IBC.

I luoghi dello sport a Bologna tra 8 e 900
A Bologna all'inizio dell'Ottocento sport e spettacolo si confondevano.

Le terre dipinte
Piatti, bicchieri, zuppiere, presentatoi, vasi da farmacia, caffettiere, versatoi, lava mani, tazze da brodo, alzate, marescialle, crespine, rinfrescatoi per bottiglia e bicchiere, sottobicchieri, calamai, orinali da donna ... [ma anche] posate, sputacchiere, pomoli da zanetta, lucerne, spergoli da acqua santa, candelieri ...
(Le più belle maioliche ... a cura di L. Foschini, Torino 2011, p. 22)

Dino Gavina
“La produzione è il mezzo di comunicazione più efficace del nostro tempo, un mezzo che può essere usato come veicolo di stupidità o di civiltà. La macchina che produce si configura così come un’arma meravigliosa o terribile e chi ne dispone ha il dovere di capire cosa sta facendo”
(Dino Gavina)

Giulio Cesare Croce cantimbanco
In occasione del quarto centenario della morte di Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, 1550 - Bologna, 1609), popolare "cantimbanco" bolognese, autore della Maschera di Bertoldo, Biblioteca Salaborsa propone una bibliografia delle opere a lui relative, associata ad una scelta di testi sulla cultura popolare, curati da uno dei principali studiosi del Croce, Piero Camporesi (Forlì, 1926 - Bologna, 1997), per lunghi anni docente del DAMS.

Mario Rivelli
Mario Rivelli alias Otto Gabos nasce a Cagliari il 31 maggio 1962. Nei primi anni Ottanta fa parte del gruppo cagliaritano Bande Dessinée. Ha collaborato con le riviste "Frigidaire", "Fuego", "Cyborg", "Nova Express", "Mondo Naif". L'esordio nel fumetto avviene nel 1985 su Tempi Supplementari di Primo Carnera editore, Roma.
Ha pubblicato Tobacco per la Granata Press su testi di Pino Cacucci, e I Camminatori ambientato nella città di Bologna (pubblicato in un primo momento a puntate nella storica rivista Mondo Naif) nel 1998 per la Kappa Edizioni, riproposto di recente sempre con la Kappa in prossima pubblicazione. Ha vinto il Premio Caran d'Ache come miglior illustratore italiano. Ha sceneggiato per la Phoenix Enterprise i testi di Cold Graze e la miniserie fantascientifica San Pietro.
Nel 1997 ha scritto e illustrato il romanzo Sotto le bombe di maggio per la Condaghes.
Ha contribuito come autore al volume Frontiera, romanzo incompiuto in otto capitoli, pubblicato dalle edizioni Black Velvet di Omar Martini nei primi mesi del 2000. Ha continuato a realizzare diverse opere di graphic novel dedicate sia a personaggi realmente esisititi e romanzi storici, oltre che a romanzi di finzione. Tra queste pubblicazioni ricordiamo il fumetto Esperanto edito da Casterman, premio Micheluzzi 2010 per la categoria miglior sceneggiatura. Per Rizzoli Lizard, Banana Football Club, graphic novel tratto dal romanzo omonimo di Roberto Perrone e La giustizia siamo noi scritto da Pino Cacucci. Inoltre sempre per Rizzoli Lizard nel 2015, il poliziesco L’illusione della terraferma, ambientato in Sardegna con le vicende del Commissario Ettore Marmo. Ha realizzato a quattro mani con lo scrittore Loriano Macchiavelli un romanzo illustrato con il celebre poliziotto Sarti Antonio uscito di recente per Leonardo Publishing, Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco. Per la Giunti Junior ha scritto e illustrato Arrivano gli Gnummo Boys il suo primo romanzo firmato a doppio nome (Mario Rivelli e Otto Gabos).
Nel 2017 per Tunuè edizioni pubblica il graphic novel Quaderno di Disciplina su testi di Luigi Bernardi. Altre pubblicazioni per la Centauria edizioni dedicate a grandi artisti ricordiamo Egon Schiele: Il corpo struggente del 2018 e nel 2019 Gustav Klimt. La bellezza assoluta. Nel 2020 pubblica Anime inquiete edito da Coconino Press per la collana “Fumetti nei musei”. Nel 2022 la Coconino Press pubblica dopo quasi 20 anni la conclusione della Saga del Viaggiatore distante con il 2 volume : Empire State. Alla sua attività di autore di Graphic novels per adulti Otto Gabos ha sempre dedicato uguale spazio a collaborazioni di taglio didattico, sulle storie di formazione, sull‘importanza e sulla conoscenza della narrativa disegnata con ambientazioni dedicate oltre alla città anche al territorio dell’appennino bolognese. Tra le sue pubblicazioni dedicate ad un pubblico preadolescenziale ricordiamo Ridi, Romeo! e Forza Romeo edito da Einaudi Ragazzi. Oltre ad essere fumettista, illustratore e insegnante è anche Direttore artistico di ARENA!, festival annuale di fumetto e illustrazione a Bologna. Tra le sue collaborazioni, ricordiamo la nuova casa editrice bolognese on line 9970 nata nel 2023 che insieme ad altri 5 autorevoli autori ed appassionati della narrativa disegnata, esplorano nuove possibilità del fumetto e dell’illustrazione. Sempre nel 2023 pubblica Francisco Goya : la tentazione dell'abisso per la 24 Ore Cultura. Nel 2024 per la Topipittori pubblica insieme a Giusi Quarenghi Veloce e lontano : storia di lettere, messaggi e messaggeri, età di lettura consigliata, 6 anni.
Dal 2005 insegna all'Accademia di Belle Arti di Bologna Arte del Fumetto. Tiene Consulenze e docenze per vari stage, laboratori, seminari, animazioni corsi di fumetto a partire dal 1989. Vive a Bologna dal 1985.
Internet:
Sito Ufficiale Otto Gaboshttp://www.ottogabos.com/chi_sono.html

Laura Zuccheri
Nasce a Budrio il 4 ottobre 1971. La sua prima collaborazione nel fumetto comincia nella rivista "Ken Parker Magazine" nel 1993 dopo l’incontro casuale avvenuto l’anno precedente a Lucca Comics & Games con Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Dalla prima storia su Ken Parker, Lampi di paura, fino al passaggio della rivista alla Sergio Bonelli Editore, il suo nome sarà tra i credits delle storie: Metis, Caccia di sangue, Umana avventura, L'arresto e L'epilogo di Orso Nero.
Successivamente disegnerà con Pasquale Frisenda I condannati, il primo speciale che Bonelli dedicherà alle avventure inedite di Ken Parker. Nel 1996 interrompe la collaborazione a Ken Parker e firma i disegni del racconto di fantascienza Hardware, con i testi di Maurizio Mantero, apparso sul n. 35 della rivista "ZonaX".
Nel 1998 disegna I sequestrati per il nuovo personaggio di Berardi Julia e successivamente Il cacciatore sul n. 14. Nel 2006 incontra Sylviane Corgiat con la quale disegna il fumetto Épées de verre,(Spade di vetro) storia fantastico-medievale in quattro tomi edito nel 2009 che le è valso il Gran Guinigi 2011 come “Miglior Disegnatore”. Nel 2013 le viene affidata la realizzazione della copertina del quarto volume della serie Color Tex diventando così la prima autrice a cimentarsi col personaggio della Bonelli editore. Nel mercato francese dopo le Spade di Vetro, nel 2017, esce il secondo progetto, in due volumi, Ritorno su Belzagor, tratto dal libro di fantascienza di Robert Silverberg – Nelle profondità della terra. Nel 2019 le è stato affidato il Texone n,. 34 dal titolo Doc! Nel 2022 si occupa nuovamente di Color tex, il n. 21 La gazza ladra, e il cartonato Pearl, uscito all’inizio del 2023. A Lucca Comics & Games, è uscito a ottobre '24, per Edizioni Segni d'Autore, in un formato de luxe, cartonato e in tiratura limitata. Attualmente sta lavorando a Thellus, saga di fantascienza scritta da Simona Mogavino per Glenat. Anche questo progetto è colorato a mano. Il primo volume è uscito in Francia il 2 maggio 2024.
Accanita sportiva (ha praticato podismo, pallavolo, nuoto, sci, equitazione e basket, anche a livello agonistico) e appassionata musicista (suona funky-rock con il gruppo bolognese dei Caldobrado)
Internet:
https://www.facebook.com/laura.zuccheri.14/?locale=it_IT
Foto: Di Esby (talk) 15:38, 8 October 2009 (UTC) - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8013046

Centrale del Battiferro
@ via Darwin, 4, Bologna
La centrale elettrica, situata nei pressi del sostegno del Battiferro, entrò in funzione nel 1900. Era dotata di quattro generatori a vapore e di un quinto alimentato da un salto di tre metri del canale Navile. L'incarico per la distribuzione dell'elettricità prodotta dall'impianto del Battiferro fu assunto dalla SACE (Società anonima cooperativa di elettricità), fondata nel 1899 dall'industriale di laterizi Giuseppe Galotti. Nel 1901 la centrale fu visitata dagli scienziati che partecipavano a Bologna al V Congresso nazionale di Fisica, alla presenza di Augusto Righi.
> Giampiero Cuppini, Claudia De Lorenzi, Archeologia industriale: ricerca sul canale Navile, in "Il carrobbio", 8 (1982), pp. 111-123
> Luciano Righetti, La nascita dell'industria idroelettrica nella valle del Brasimone, 1911-1923. 90. anniversario della costruzione della diga delle Scalere, 1911-2001, Bologna, Gruppo di studi Savena Setta Sambro, 2000, pp. 25-27

Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano
@ strada Maggiore, 4, Bologna
Sul luogo sorgeva alla fine del '200 un monastero cluniacense. Nel 1516 si intraprese la costruzione del sontuoso Palazzo Priorale, rimasto incompiuto per la morte del committente Giovanni Gozzadini. Di esso rimane il bel portico architettato dal Formigine. Dal 1653 i Teatini incaricarono Agostino Barelli per la costruzione della nuova chiesa, su disegno di Giovanni Battista Natali. L'impianto del tempio è a tre navate a croce latina, con colonne ioniche. Sotto il portico esterno il pittore Quaini dipinse alcune scene della Vita di San Gaetano Thiene, fondatore dell'ordine dei Teatini. L'elegante decorazione dell'interno è opera di vari artisti, tra i quali Angelo Michele Colonna, Giuseppe e Antonio Rolli, Carlo Baldi. Nelle cappelle vi sono notevoli dipinti, come il San Carlo e l'Angelo di Ludovico Carracci, la Madonna con bambino di Guido Reni, l'Annunciazione di Francesco Albani e il S. Gaetano di Lucio Massari.
> Tiziano Costa, Marco Poli, Conoscere Bologna, Bologna, Costa, 2004, p. 283

Renato Zangheri
Renato Zangheri è nato a Rimini il 10 aprile 1925. Ha frequentato il liceo Giulio Cesare di Rimini, poi la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, dove si è laureato con lode con una tesi dal titolo Problemi e aspetti del socialismo italiano.

Annamaria Cancellieri
Annamaria Cancellieri è nata a Roma il 22 ottobre 1943. Si è laureata in Scienze Politiche all'Università La Sapienza e dal 1972 è entrata nell'amministrazione del ministero dell'Interno.

Guido Fanti
Guido Fanti è nato a Bologna il 25 maggio 1925 da padre bolognese e madre ferrarese. Ha frequentato il liceo Galvani e poi il corso di laurea in Scienze Biologiche all'Università di Bologna.

Walter Vitali
Walter Vitali è nato a Minerbio, in provincia di Bologna, il 30 settembre 1952. È laureato in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi sull'organizzazione delle federazioni di Bologna e Imola del PCI dal 1945 al 1986.
Altre risorse
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Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.