Giardini

Parco di Forte Bandiera

Si estende intorno ai rilievi di Jola e Bandiera. Quest’ultimo è legato al nome di una famiglia che nel ‘700 possedeva vari beni nell’area, fra cui il Casino Bandiera proprio in cima al colle, dove oggi svetta un filare di cipressi. L’attuale denominazione ricorda una fortificazione eretta sulla sommità nel 1860, che insieme con altre sui rilievi vicini faceva parte di una linea difensiva per la città tra Reno e Savena. Del forte non restano tracce, mentre si è conservato qualche rudere di quello sorto sul vicino colle di Jola. Il parco è attraversato da belle sterrate, spesso fiancheggiate da siepi, che ricalcano la viabilità settecentesca e consentono di apprezzare, oltre ai panorami sulle colline circostanti, i vari ambienti che lo caratterizzano: grandi prati interrotti da filari di alberi, macchie arbustive ricche di fioriture primaverili, lembi di bosco, piccoli appezzamenti ancora coltivati. L’area del parco, uno dei primi tra quelli collinari, è stata progressivamente acquisita dall’Amministrazione comunale nel corso degli anni ‘60 e ‘70; oggi la superficie è di 16 ettari.
Territorio del parco di Forte Bandiera - sullo sfondo la chiesina di Jola

Territorio del parco di Forte Bandiera - sullo sfondo la chiesina di Jola

Vigneto nel territorio di Forte Bandiera

Vigneto nel territorio di Forte Bandiera

Parco di Forte Bandiera

Parco di Forte Bandiera

Ripetitore nella zona del Parco di Forte Bandiera

Ripetitore nella zona del Parco di Forte Bandiera

Cartello nel parco di Forte Bandiera

Cartello nel parco di Forte Bandiera

Approfondimenti
  • Fabrizio Ivan Apollonio, I confini ritrovati. Bologna ed il campo trincerato, 1859-1860, in "Strenna storica bolognese", 1990, pp. 29-46
  • Fabrizio Ivan Apollonio, La corona estrema: Manfredo Fanti e il vallo fortificato, in Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 123-132
  • Ferdinando Cardinali, Le chiese minori delle colline bolognesi. Passeggiata guidata sui primi colli bolognesi, Bologna, Ponte Nuovo, 1986
  • Centro Villa Ghigi (a cura), Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, Bologna, Compositori, 1996, p. 235
  • Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per chiese e castelli: Jola, Monte Calvo, Musiano, Paderno, Rastignano, Roncrio, Sabbiuno di Montagna, Pieve del Pino, Brento, Sesto, Carteria, Bologna, Renografica, 1993