L' allocuzione di Pio IX sconcerta i liberali

29 aprile 1848, 00:01

Nel concistoro del 29 aprile Pio IX fa pubblicare l'allocuzione Non semel, in risposta ai ministri, che il 25 aprile gli hanno chiesto il suo pensiero sulla guerra nel Lombardo Veneto.

Il Papa ricorda le aperture in senso liberale all'inizio del suo pontificato e il perdono dato a chi si era allontanato “dalla fedeltà dovuta al Governo pontificio”.

Riguardo agli eventi in corso, sottolinea di non voler fare guerra all'Austria. Le truppe mandate ai confini hanno solo il compito di difendere “l'integrità e la sicurezza” dello Stato della Chiesa.

In particolare sono respinti i “subdoli consigli” di chi lo vuole a capo di una “nuova Repubblica degli universi popoli d'Italia”. Non è infatti sua intenzione allargare “i termini del principato civile”, ma semmai la presenza e l'impegno spirituale della Chiesa nel mondo.

Pio IX si scaglia infine contro quei “libelli pestiferi” nei quali si fa guerra alla Religione e si attaccano i beni della Chiesa.

L'allocuzione produce un'enorme impressione. Molti di coloro che avevano visto nel Papa il capofila della riscossa nazionale, parlano ora di “tradimento”.

Tra i sette ministri che si dimetteranno dopo questo pronunciamento c'è anche il bolognese Marco Minghetti (1818-1886), titolare del dicastero dei Lavori Pubblici nel primo governo costituzionale dello Stato Pontificio.

Approfondimenti
  • Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, pp. 135-136
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 46-47
  • Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali. 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. XXXV
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 334
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, p. 69
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 309
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 89
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, p. 130
  • Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni nella rivoluzione del 1848, in: Il 1859-60 a Bologna, Bologna, Edizioni Calderini, 1961, p. 43
  • Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 17, 19
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 599, 604
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 75
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 32