Al congresso di Roma espulsi i socialisti riformisti

3 ottobre 1922, 00:00

Al XIX Congresso nazionale del Partito socialista, riunito a Roma dal 1° al 4 ottobre, l'ala riformista viene espulsa. Il 3 ottobre la mozione massimalista prevale su quella unitaria per poche decine di voti.

Il giorno dopo gli aderenti al gruppo di Filippo Turati (1857-1932) fondano il Partito Socialista Unitario (PSU), di cui Giacomo Matteotti (1885-1924) è nominato segretario, mentre Claudio Treves (1869-1933) diviene direttore del periodico “La Giustizia”, organo del nuovo partito.

A Bologna lasciano il PS, tra gli altri, l‘ex sindaco di Bologna Francesco Zanardi (1873-1954) e l‘avvocato Genuzio Bentini (1874-1943), membro della direzione del partito.

I massimalisti chiedevano da tempo l’espulsione di Turati. Nel gennaio 1920 l’avevano accusato di “apologia del collaborazionismo parlamentare” e di avversione nei confronti della rivoluzione proletaria.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 356
  • Ivan Spada, Il fascismo a Bologna. Storia delle camicie nere all'ombra delle due torri (1919-1945), Roma, Red Star Press, 2021, p. 21