Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

16 maggio 2023

Alluvione a Bologna e in Romagna

Allagamenti, frane, fiumi esondati, case evacuate, scuole chiuse, treni fermi, strade inagibili. Tra il 16 e il 17 maggio cadono in media tra i 150 e i 200 millimetri di pioggia nel bolognese, un'alluvione di proporzioni sconosciute negli ultimi cento anni.

In provincia di  Bologna esondano Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Lavino, Gaiana, Zena e Ravone – alcuni in più punti – mentre gli altri fiumi sono al livello di guardia.

Nei comuni di Pianoro, San Lazzaro di Savena, Budrio, Medicina, Molinella, Ozzano dell’Emilia, Castel San Pietro Terme, Imola, Mordano, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, si registrano estesi allagamenti. In tutta la Bassa la situazione è particolarmente grave.

Frane e strade interrotte sono segnalate nei comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Fontanelice, Castel del Rio, Monterenzio, Loiano, Monghidoro, Pianoro, Monzuno, Marzabotto,  Sasso Marconi, Monte San Pietro. Dalle zone di maggior rischio vengono evacuate oltre 3.000 persone.

A Bologna il Ravone esonda – per la terza volta nel mese di maggio – allagando via Saffi, che viene nuovamente chiusa al traffico. Gli abitanti delle strade circostanti sono invitati a salire ai piani alti.
Esondano anche il canale Navile a Corticella e il Savena al Paleotto. E' disposta l'evacuazione delle abitazioni vicine al ponte di San Ruffillo.

In provincia l'Idice rompe nei pressi di Molinella facendo crollare il ponte della Motta, il Santerno esce a Mordano e il Sillaro supera l'argine a Portonovo.

Vi sono vari smottamenti nelle colline attorno alla città. A causa di frane crollano case a Livergnano e a Loiano sull'Appennino. A Vado e Monzuno diverse persone sono evacuate con l'aiuto degli elicotteri. A Monteveglio gli abitanti vengono sfollati per una frana che minaccia il paese.

Il maltempo colpisce in modo particolarmente grave la Romagna, dove tutti i fiumi rompono gli argini e molti comuni finiscono sott'acqua, comprese città come Faenza, Forlì e Cesena. Vengono evacuate migliaia di persone. Oltre 50mila rimangono senza energia elettrica. Si registrano numerose vittime.

Il traffico ferroviario regionale è completamente bloccato, così come il tratto romagnolo dell'autostrada A14 e molte strade provinciali. A Imola viene annullato il Gp di Formula 1 in programma nel fine settimana.

Sulla costa adriatica le mareggiate danneggiano notevolmente le spiaggie e gli stabilimenti balneari alla vigilia della stagione turistica.

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