Campane a lutto per le vittime del coronavirus
"In questi giorni anche il dolore è sospeso. Il male vuole rendere la morte un numero. Siamo qui per per ricordare i defunti uno per uno. Pronunceremo alcuni nomi che rappresentano tutti quelli scolpiti nei nostri cuori" (mons. M.M.Zuppi)
Il 27 marzo alle 12 tutte le campane delle chiese di Bologna e il campanone dell'Arengo suonano a ricordo delle vittime del coronavirus. I cittadini sono invitati a fermarsi per un minuto in silenzio.
In piazza Maggiore davanti alle bandiere a mezz'asta, il Sindaco si raccoglie assieme all'Arcivescovo, al Rabbino capo e al Presidente della Comunità Ebraica e al Coordinatore della Comunità Islamica di Bologna.
Alle 7,30 l'Arcivescovo ha celebrato privatamente alla Certosa una messa per i defunti, "ricordando tutti, ricordando i nomi, perché non sono numeri".
Alla sera la facciata del palazzo del Podestà è illuminata con i colori della bandiera italiana. A questa data le persone che a Bologna hanno contratto il virus sono più di 1.000. Circa 100 sono le vittime.
- Rosario Di Raimondo, Tutti a casa, in: Bologna quarant'anni. Venti storie del passato, venti idee per il futuro, a cura della redazione di Repubblica Bologna, Roma, La Repubblica - Bologna, Pendragon, 2020, p. 116