La mostra “Tra rivolta e rivoluzione”
Tra il novembre 1972 e il gennaio 1973 si tiene in varie sedi del Comune la mostra Tra rivolta e rivoluzione: immagine e progetto, sul rapporto tra le arti e la contestazione politica.
Sono presenti opere di Franco Angeli, Enrico Baj (I funerali dell’anarchico Pinelli), Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Fabio Mauri, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Emilio Vedova, e di numerosi artisti e operatori internazionali.
Nel quadro della rassegna si svolge un “tumultuoso” incontro-dibattito tra intellettuali italiani e stranieri sulla possibilità di un’arte rivoluzionaria e sull’impegno politico dell’artista.
Presieduto “con carisma e classe” da Luciano Anceschi, vi partecipano artisti e critici, quali Matta, Arcangeli, Fo, Vedova, Bonito Oliva.
Il rifiuto di esporre il grande dipinto I funerali di Togliatti fa infuriare l’autore Renato Guttuso, considerato il massimo esegeta del Partito comunista sull’arte moderna.
Marco Marozzi, Bologna bella e carogna, Argelato, Minerva, 2020, p. 47
Tra rivolta e rivoluzione: immagine e progetto. Arte-iconografia politica, cinema, comunicazioni di massa, musica, teatro, urbanistica e architettura. Documenti, a cura dell'Ente bolognese manifestazioni artistiche, Bologna, Grafis edizioni d'arte, 1972