La sera di Natale del 1967 viene solennemente inaugurata a Casteldebole la nuova chiesa intitolata a Santa Gemma Galgani (1878-1903), mistica e veggente lucchese, morta di tubercolosi a soli 25 anni.

Il 2 aprile 1962 un decreto del cardinale Giacomo Lercaro ha istituito, nel popoloso rione “di origini umilissime” da poco sviluppatosi, la Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani, inglobando l'antica parrocchia di Medola.

Negli anni Cinquanta la Messa veniva celebrata all'interno di un pullmann trasformato in cappella.

Dal 1956 la Parrocchia è guidata da don Evaristo Stefanelli (1926-2010), profondo cultore di storia e tradizioni della diocesi bolognese. 

Per suo impulso, oltre al nuovo tempio, verrà costruito l'intero complesso parrocchiale, con oratorio, scuola materna, aule di catechismo, canonica, salone e campanile.

L'edificio religioso è stato progettato tra il 1959 e il 1962 dall’arch. Vittorio Martinuzzi e dall’ing. Giorgio Brighetti e realizzato tra il 1965 e il 1967. La struttura portante è in cemento armato, con inserti in “pietra cotta sabbiata alla bolognese”.

La distribuzione degli spazi corrisponde alle regole della Costituzione Liturgica del Concilio Vaticano II. Gli effetti di luce creano all'interno un luogo “raccolto e mistico”.

Il pittore Cesarino Vincenzi sarà autore dei bassorilievi in bronzo della Via Crucis e dei dipinti con la Nascita di Gesù e S. Michele Arcangelo che caccia il diavolo da Casteldebole.

Dal 1972 la chiesa sarà dotata di concerto di campane alla bolognese realizzato dalla ditta Barigozzi di Milano.