Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1960

Jazz in casa Lo Bianco

In via Rizzoli, nella casa studio di Francesco Lo Bianco, odontoiatra di successo, appassionato di jazz e buon batterista, si svolgono negli anni Sessanta, quasi tutte le settimane, interminabili jam session.

Ad esse partecipano spesso il trombettista americano Chet Baker (1929-1988) - del quale il professore diventerà fraterno amico, aiutandolo nei periodi di difficoltà - Amedeo Tommasi, Peter Lyttman, Jacques Pelzer.

Soprattutto in occasione del Festival del jazz lo studio di Lo Bianco si trasformerà in una “cave” parigina, nel vero e proprio tempio di questa musica a Bologna. Tra gli ospiti stranieri annovererà Bud Powell, Thelonius Monk, Art Farmer, Charlie Mingus.

Nel 1961 Lo Bianco trasferirà l'attività musicale in una cantina situata sempre in via Rizzoli. Qui le jam session e i concerti continueranno fino al 1968. Nel frattempo sorgeranno a Bologna luoghi simili, come la casa di Franco Tornelli sui colli bolognesi, frequentata da giovani promesse come Checco Coniglio e Marco di Marco.

Diverrà molto rinomata la cantina in via Pepoli dove proverà Lucio Dalla, poi rilevata da Tornelli e Alberto Romani. Anche qui si esibiranno molti nomi noti del jazz mondiale, uno su tutti il batterista e band leader Art Blakey.

Approfondimenti

Nardo Giardina, La città del jazz, fotografie a colori di Luigi Nasalvi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, pp. 50-56


 


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