Alluvione del Reno nell'Alto Ferrarese
Il 14 gennaio il Reno rompe l'argine di terra in località Gallo, appena ricostruito dipo l'alluvione del 1949, e dilaga nelle campagne circostanti.
La piena provoca paura e danni irreparabili nel territorio di Poggio Renatico e in gran parte dell'Alto Ferrarese, allagando circa 6.000 ettari di terreni.
In aiuto alla popolazione alluvionata, da Molinella giungono uomini, barche, viveri e vestiario. Argelato raccoglie farina e dà ospitalità ad alcune famiglie di profughi. San Giorgio e San Pietro in Casale inviano uomini e camion.
Il 5 febbraio una nuova piena del Reno, della portata di 1940 metri cubi al minuto, distrugge la coronella costruita a gennaio. L'alluvione, di eccezionale gravità, colpisce circa 12.000 ettari di terreni.
Oltre a Gallo e Poggio Renatico, vengono sommerse le località di Coronella, Passo Segni, Madonna Boschi, Mirabello, Porotto, Vigarano M., Montalbano e San Bartolomeo in Bosco, minacciando la stessa Ferrara.
La fuoriuscita dirompente delle acque è in parte arginata grazie a una serie di "palancole" metalliche messe a punto dal prof. Giulio Supino (1898-1978), professore di idraulica all'Università di Bologna.
Il 18 marzo la zona inondata sarà visitata dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e del Ministro dell'Agricoltura Antonio Segni.

- Cartolina d’epoca
- Riccardo Galli, La parrocchia di S. Agostino dalle origini alla fine del XIX secolo, S. Agostino (FE), Parrocchia di S. Agostino, 2020, p. 199
- Giancarlo Leoni, Idrografia e bonifica del bacino del Reno. Notizie storiche, Bologna, Grafiche A&B, 1994, pp. 106-107, 124
- Pietroburgo nella pianura bolognese. Documenti, testimonianze e immagini su Argelato, Funo e dintorni, dal 1859 in poi, a cura di Luigi Arbizzani, Argelato, Comune di Argelato, Assessorato alla cultura, 1989, p. 204
- Tra Reno e Samoggia: soluzioni per due fiumi, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1999, p. 35