1 gennaio 1951
Lo scultore Luciano Minguzzi lascia Bologna
Luciano Minguzzi (1911-2004), vincitore del Gran Premio per la Scultura alla Biennale di Venezia del 1950, lascia Bologna, chiamato a Milano all'Accademia di Brera.
Allievo di Ercole Drei e di Giorgio Morandi, ha tenuto studio per lunghi anni in palazzo Bentivoglio, assieme al padre Armando, anch'egli scultore di vaglia.
Ha preso parte alla Resistenza e ha partecipato nel dopoguerra al gruppo Cronache. Nel 1948 è stato presente alla Biennale veneziana con sei opere.
Approfondimenti
- Anna Baldi, Luciano Minguzzi: un artista e il suo museo, in "Bologna ieri, oggi, domani", 6 (1996), pp. 81-83
- Anna Baldi, Minguzzi, il maestro che Bologna ha dimenticato, in "Almanacco di Bologna" (1993), pp. 35-37
- Francesca Caldarola, Non una sola goccia di retorica. Il Monumento ai partigiani di Luciano Minguzzi, in: "Strenna storica bolognese", 57 (2017), pp. 44-49
- Romeo Forni, Viaggio con la pittura bolognese del XX secolo, Roma, A. Pellicani, 1996, p. 107
- Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 37, nota 11
- Luciano Minguzzi, Uovo di gallo. Quasi un diario, Milano, Garzanti, 1981
- Paola Sega Serra Zanetti, Arte astratta e informale in Italia, 1946-1963, Bologna, CLUEB, 1995, p. 92