Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

4 ottobre 1949

Il Piano del Lavoro e gli "scioperi a rovescio"

Al Congresso della CGIL che si tiene a Genova dal 4 al 9 ottobre viene proposto un Piano del Lavoro per il superamento della crisi postbellica e il rilancio dell’economia.

Esso comprende la nazionalizzazione dell’industria elettrica, l’istituzione di un ente di bonifica per le trasformazioni agrarie, la costituzione di un ente nazionale per l’edilizia popolare, la realizzazione di un grande numero di opere pubbliche.

Il 14 gennaio 1950 il Piano del Lavoro è discusso nel corso della Conferenza Economica Regionale, che si tiene a Bologna nel Teatro comunale, con la partecipazione di studiosi, tecnici e rappresentanti sindacali.

Per la provincia si punta sulle opere pubbliche, nel tentativo di assorbire la disoccupazione, grave soprattutto nel settore agricolo.

Gli obiettivi principali per la città sono: la costruzione dell'Ospedale Maggiore ai Prati di Caprara, del cavalcavia di Corticella, la copertura del canale d'Aposa, la costruzione di case popolari e di un villaggio per i sinistrati di guerra.

In pianura si pensa alla trasformazione fondiaria di oltre 200.000 di terreni malsani e incolti. In montagna è prevista la costruzione di alcuni bacini idroelettrici e di circa 100 chilometri di strade. Mancano poi ancora in molte zone le principali infrastrutture: acquedotto, fogne, telefono, gas e luce.

Nei mesi successivi si costituiscono in diversi comuni della provincia di Bologna comitati di solidarietà e di difesa dell’agricoltura, che si mobilitano per la realizzazione delle opere pubbliche condivise da tutte le forze politiche e sociali.

Gli “scioperi a rovescio” prevedono l’effettuazione di lavori di miglioria nelle aziende agricole e l’inizio di opere come lo scavo di canali (Anzola Emilia, Crevalcore), arginature (Idice, Reno, Cavo napoleonico), costruzione di ponti e strade (Castiglione dei Pepoli, Marzabotto).

L'attuazione di lavori di miglioria è poco gradita dall'Associazione degli agricoltori e trova opposizioni nonostante gli accordi. Un notevole irrigidimento è conseguenza dell'uccisione a San Giovanni in Persiceto del sindacalista cattolico Giuseppe Fanin.

A Imola e Medicina 23 braccianti vengono arrestati perché hanno effettuato lavori non autorizzati dalla proprietà.

Il 14 marzo 1950 uno sciopero “a rovescio” dei braccianti di Pieve di Cento sull'argine destro del Reno viene caricato pesantemente dalla polizia, con il sequestro e la distruzione di attrezzi, cariole e biciclette.

Nel bolognese, a differenza di altre parti d'Italia, il Piano del Lavoro porta a numerosi risultati concreti: l'avvio ai lavori di svaso del canale Navile, lo scavo dell'Idice tra Molinella e Argenta, l'attuazione del Cavo Napoleonico e dell'Acquedotto Renano, la ricostruzione della ferrovia tra Medicina e Massalombarda.

In montagna sono costruite molte strade e si approntano le opere per il ponte di Castelluccio e l'acquedotto di San Benedetto Val di Sambro.

Tra il 1950 e il 1951 si terranno, però, decine di processi per “lavori arbitrari”, che coinvolgeranno centinaia di lavoratori.

Approfondimenti
  • Alessandro Alberani, La fondazione della Cisl nel secondo dopoguerra. Dal contesto nazionale alla realtà bolognese, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1998, pp. 96-98
  • Alessandro Alberani, Davide Fioretto, Storia della CISL di Bologna. Dalla fondazione ai primi anni Sessanta, Roma, Lavoro, 2010, pp. 82-85
  • Luigi Arbizzani, La Costituzione negata nelle fabbriche. Industria e repressione antioperaia nel Bolognese, 1947-1966, 2. ed. ampliata con Appendice 2001, Bologna, Pass, 2001, p. 62 sgg.
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 204
  • Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, La guerra di liberazione in Emilia-Romagna, in: Resistenza in Emilia Romagna, a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, p. 46 (foto)
  • Adelmo Caselli, Prelevati. La politica, il lavoro, la vita, l'odio, la violenza, i prelevamenti, le uccisioni e i processi nella lunga liberazione di Pieve di Cento, 1945-1951, 2. ed., Pieve di Cento, Bagnoli1920 edizioni, 2011, pp. 57-59
  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, pp. 90-92 (foto)
  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, pp. 143-144
  • Garibaldini e partigiani. Almanacco bolognese 1960, a cura di Luigi Arbizzani, Bologna, Galileo, 1960, pp. 284-285 (dettaglio del Piano economico)
  • Pro memoria 1943-2000. Cronologia, a cura di Sebastiano Gulisano, Modena, Grafiche Jolly, 2000, pp. 54-56
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, pp. 409-416

vedi tutto l’anno 1949