Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

ottobre 1946

La G.D avvia la produzione di macchine incartatrici

Cessata la produzione motoristica, la G.D (o GD), guidata da Enzo Seragnoli (1909-1983), avvia la produzione di macchine incartatrici, grazie anche all'apporto tecnico di Ariosto Seragnoli (1913-1973), inventore autodidatta e un tempo impiegato all'ACMA.

Alla riapertura della Fiera di Milano, nell'ottobre 1946, la ditta bolognese è presente con la macchina confezionatrice 2002, incartatrice per tavolette di cioccolato.

Famosa sarà in seguito la macchina modello 2500, per le caramelle Charms, in grado di incartare e impacchettare in un unico ciclo.

Dagli anni Sessanta la G.D passa ad occuparsi anche del confezionamento del tabacco, divenendo in questo ramo produttivo leader mondiale, con il 95% del prodotto esportato.

Nel 2006 realizzerà un fatturato di 442 milioni di euro e avrà 2250 dipendenti.

Approfondimenti
  • Aurelio Alaimo, Vittorio Capecchi, L'industria delle macchine automatiche a Bologna: un caso di specializzazione flessibile, in: Distretti imprese classe operaia, l'industrializzazione dell'Emilia Romagna, a cura di Pier Paolo D'Attorre e Vera Zamagni, Milano, F. Angeli, 1992, pp. 204-209
  • Archeologia industriale in Emilia Romagna Marche, a cura di Giorgio Pedrocco e Pier Paolo D'Attorre, Cinisello Balsamo, Silvana, 1991, p. 188
  • Ariosto Seragnoli nella storia della G.D, in: Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1997, pp. 71-74
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, p. 343
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 169
  • Roberto Curti, Maura Grandi, Meccanopackaging, in "Scuolaofficina. Periodico di cultura tecnico-scientifica", 2 (2001), pp. 24-28
  • Carlo Donati, Strada Nove. La via Emilia e le sue curve, Ancona, Affinità elettive, 2020, vol. 1., p. 300
  • Guida al Museo del Patrimonio Industriale. Cinque secoli di storia in una fornace da laterizi, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Museo del patrimonio industriale, 2003
  • Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, p. 151
  • Giorgio Pedrocco, Bologna industriale, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 1096-1098
  • Orlando Pezzoli, Fuori porta, prima del ponte: Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, p. 99 sgg.
  • Prodotto a Bologna, a cura di Antonio Campigotto ... et al., Bologna, Renografica, 2000
  • La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Martorelli, Bologna, Minerva, 2016, pp. 41, 120-123
  • Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e storia, a cura di Vera Zamagni (…) , Bologna, Poligrafici editoriali, 2014, p. 102 (foto)
  • Le tracce di una storia. Lavoro, usi e costumi a S. Viola, a cura del Quartiere Reno, 2. ed., Bologna, Comune di Bologna, 1987, p. 17
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