9 luglio 1945
Rinasce la Cooperativa Bolognese di Consumo
Viene rifondata la Cooperativa Bolognese di Consumo, che già nel 1935 aveva in parte ereditato gli spacci dell'Ente autonomo di Zanardi. Con il nuovo nome di Cooperativa di consumo del popolo di Bologna gestisce 17 negozi, con 200 dipendenti.
Collaborando con il nuovo Ente comunale di consumo, che sorgerà nel 1947, la "Bolognese" giungerà nel 1954 ad essere la più grande cooperativa emiliana.
Nel 1957 aprirà uno "spaccio senza commessi", il primo self-service italiano. Dopo un lungo periodo di crisi, il rilancio dell'azienda si avrà nel 1968 con la costituzione della Coop Bologna.
Approfondimenti
- Paola Furlan, La cooperazione di consumo bolognese nel fascismo, in Il PNF in Emilia Romagna. Personale politico, quadri sindacali, cooperazione, a cura di Maurizio Degl'Innocenti, Paolo Pombeni, Alessandro Roveri, Milano, F. Angeli, 1988, pp. 96-122
- Fiorenza Tarozzi, L'associazionismo economico: la cooperazione nel Bolognese, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 972-973
- Vera Zamagni, Patrizia Battilani e Antonio Casali, La cooperazione di consumo in Italia. Centocinquant'anni della Coop consumatori: dal primo spaccio a leader della moderna distribuzione, Bologna, Il mulino, 2004
- Vera Zamagni, L'economia, in Renato Zangheri, Bologna, Roma (ecc.), Laterza, 1986, p. 308 e sgg.