Truppe polacche e patrioti italiani liberano Castel San Pietro Terme
In vista dell'imminente arrivo delle truppe alleate, le SAP di Castel San Pietro tentano a più riprese di inviare partigiani al di là del Sillaro, per impedire il bombardamento a tappeto del paese.
Il comando polacco viene raggiunto appena in tempo e convinto a rimandare l'attacco di un giorno. I partigiani consegnano una mappa dettagliata delle difese tedesche, che consentirà un'offensiva mirata e concentrata sulle postazioni nemiche.
Durante la notte tra il 16 e il 17 aprile i Tedeschi abbandonano Castel San Pietro e le strade del paese vengono invase dalla popolazione, da tempo chiusa nelle cantine e nei rifugi, che accoglie festante i liberatori.
Assieme alle truppe polacche e ai soldati italiani della Folgore e della Maiella, anche i sappisti che hanno salvato il paese dalla completa distruzione sono portati in trionfo.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 388
- Sara Prati, La Resistenza a Castel San Pietro, a cura del Comitato per il Trentennale della Resistenza, Imola, Grafiche Galeati, 1975, pp. 57-58, 70, 82-83