Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

15 aprile 1945

I sudafricani all'attacco a Monte Sole. Gli americani prendono Monterumici e Monte Adone

Dopo un bombardamento durato due giorni - anche con l'uso di bombe incendiarie al fosforo e al napalm - da parte di centinaia di aerei e dell'artiglieria campale appostata a Montefredente, le truppe della 6a Divisione corazzata sudafricana, attestate sul crinale tra Reno e Setta, attaccano Monte Sole, Monte Caprara e Monte Abelle, difesi dall'8a Divisione da montagna tedesca.

Sulla destra, intanto, l'88a Divisione tenta la conquista del caposaldo di Monterumici, che resisterà per due giorni, infliggendo agli americani gravi perdite. Solo il 17 aprile le difese tedesche, fortificate e in posizione vantaggiosa, cominceranno a sgretolarsi sotto i tremendi bombardamenti alleati.

L'azione dei Sudafricani deve consentire alla 1a Divisione corazzata americana di avanzare verso Bologna lungo la via Porrettana. L'ora H scocca alle 22,30 del 15 aprile. Il pesante bombardamento di artiglieria provoca alcune vittime indesiderate tra gli attacanti sudafricani e i soldati italiani impegnati a supporto.

Le prime avanguardie alleate giungono sulla vetta di Monte Sole il 16 aprile all'una di notte. La zona risulta tremendamente minata. Nella battaglia gli attaccanti perdono oltre 300 uomini, i Tedeschi circa 500.

Tra i caduti vi è anche il Ten. Colonnello Angus Duncan, comandante del reggimento First City/Cape Town Highlanders (FC/CTH) della 6a Divisione.

Il Monte Caprara è conquistato alle 7,45 dopo violenti combattimenti, anche all'arma bianca. Nel pomeriggio è conquistato Monte Abelle con 106 perdite. In serata, infine, è raggiunto, a costo di molti morti e feriti, anche il Monte Castellino.

Nei due giorni successivi si svolgono assalti decisivi alle estreme postazioni tedesche sul Monte Adone.

Questo “formidabile” massiccio montuoso, in posizione dominante sulle valli del Setta e del Savena, “chiave della posizione difensiva tedesca”, è stato fortificato in agosto dalla Organizzazione Todt e occupato in ottobre dalla 4a Divisione paracadutisti, rilevata nella primavera successiva dall'8a Divisione da Montagna.

La notte del 17 aprile il 361° reggimento della 91a Divisione americana prende alle spalle il monte Castellazzo, costringendo alla ritirata tutto il contingente avversario.

Al termine della battaglia, un plotone viene inviato a piantare sulla cima una grande bandiera a stelle e strisce, per suggellare la conquista dell'ultima roccaforte della Linea Gotica.

La conquista di Brento costringe i Tedeschi ad abbandonare i caposaldi di Monterumici, Monte Adone, Monte Alto e Monte Mario, per evitare l’accerchiamento da parte degli Alleati.

Il 18 aprile i Sudafricani della 63a Divisione corazzata raggiungono Sasso Marconi dopo aver guadato il Reno nei pressi di ponte Albano e gli altri reggimenti della 91a USA occupano Pianoro completamente distrutta.

A est della statale 65 la 34a Divisione attacca sulle colline di Pianoro, a nord est di Monte Belmonte, mentre il Gruppo di Combattimento "Legnano" compie un'azione diversiva sul contrafforte intorno al Monte delle Formiche.

Dopo tre giorni di combattimenti la difesa tedesca appare in crisi su tutto il fronte del II Corpo della V Armata.

Approfondimenti
  • Marco Andreucci, Vergato 1943-45. Memorie di guerra dei parroci del Reno, Vergato, Comune di Vergato, stampa 1994, p. 97
  • Luigi Arbizzani, Prima degli unni a Marzabotto, Monzuno, Grizzana. Uomini, luoghi ed altro dal '900 agli eccidi nazifascisti del 1944, il post-liberazione e il ricordo, Bologna, Grafis, 1995, (foto) pp. 124-125
  • Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e Libertà Montagna e la Resistenza sui monti dell'alto Reno tra storia e memoria, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, Bologna, Pendragon, 2014, p. 359
  • Franco e Tomaso Cravarezza, Le grandi battaglie della Linea Gotica, Torino, Edizioni del Capricorno, 2018, pp. 223-224
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, pp. 375-376

  • Luca Fortuzzi, Gianfranco Relli, Alberto Benuzzi, Immagini dal fronte. Italia 1943-1945, Bologna, Re Enzo, 2009
  • Fuoco sulla montagna. La Linea Gotica tra il Reno e il Panaro, dvd, regia e montaggio di Marco Menaglia, consulenza storica di Daniele Amicarella, Porretta Terme (BO), Maxmusic Multimediale, 2002
  • I giorni della Linea Gotica. Cronologia degli eventi sull'ultimo fronte di guerra in Italia (agosto 1944-aprile 1945), a cura di Gabriele Ronchetti, Bologna, Circolo Culturale Castel D'Aiano, 2005, pp. 69-70
  • Guerra e Resistenza sulla Linea Gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006, pp. 75, 87, 104-105
  • Giampietro Lippi, La Stella rossa a Monte Sole. Uomini, fatti, cronache, storie della brigata partigiana Stella rossa Lupo Leone, Bologna, Ponte nuovo, 1989, pp. 269-275
  • Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia, Fidenza (PR), Mattioli, 2009, pp. 49-50
  • Sasso Marconi, 1944-1945, Sasso Marconi, Circolo filatelico G. Marconi, 2001, pp. 34-37
  • Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 37
  • Ezio Trota, Carlo Mondani, Vittorio Lenzi, Gli anni di guerra fra Reno e Panaro, (1943-1945), Modena, Il fiorino, 2003, pp. 176-177, 205
  • Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 625-633

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