Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

23 maggio 1945

Esecuzioni sommarie contro fascisti e collaboratori dei tedeschi

Secondo un rapporto del comandante dei carabinieri gen. Brunetto Brunetti, datato 23 maggio, dopo la Liberazione si è avuta a Bologna una violenta reazione e ci sono state molte esecuzioni sommarie. Le persone uccise assommano a circa 180.

Un altro rapporto del colonnello Ravenna del 5 agosto afferma che, dal 21 aprile al 30 giugno 1945, in città sono state soppresse circa 240 persone.

Molto maggiori sono i numeri citati da Giulio Ghedini, custode dell'obitorio bolognese: “in un mese arrivarono 900 morti. Gente trovata un poco dappertutto, fucilata, pugnalata. Moltissimi erano senza documenti, molti addirittura nudi. Non sapevamo dove metterli”.

Secondo una relazione dei questori al ministro dell'Interno De Gasperi, i morti in Emilia-Romagna dopo il 25 aprile sono 1.958 (il primato è del Piemonte con 2.363).

Alcune stime, fatte diversi anni dopo, parlano di circa 650 militari fascisti e civili eliminati dai partigiani in provincia di Bologna solo nel corso del 1945, in particolare nei mesi di maggio e giugno. Più sporadicamente in seguito.

Sull'identità dei giustizieri don D. Zanini - e con lui altri - non avrà dubbi: “prima ancora dell'ingresso degli alleati, si scatenò la rabbia selvaggia di alcuni partigiani, di alcuni comunisti, già pronti, con le armi tirate fuori dai nascondigli, a sparare, a uccidere”.

L'autore riconoscerà almeno che l'epicentro delle violenze e delle vendette perpetrate subito dopo la guerra contro “avversari e innocenti, persone da un passato politico e cittadini assolutamente ignari” - il cosiddetto “triangolo della morte”, di cui il territorio bolognese fu considerato parte - “era stata anche la più martoriata dall'occupazione tedesca e dalle rappresaglie nazifasciste”.

Negli anni Cinquanta numerosi ex partigiani della provincia di Bologna saranno processati per 104 omicidi commessi dal 21 aprile al 31 luglio 1945, termine entro il quale sarà applicata l'amnistia Togliatti (approvata il 22 giugno 1946).

Molte uccisioni avvenute durante la “caccia ai repubblichini” possono esser fatte risalire al lungo conflitto sociale apertosi nel primo dopoguerra nelle campagne bolognesi.

Un elenco stilato dall'Agraria bolognese riporta che 101 persone, tra proprietari terrieri, fattori e affittuari, sono stati uccisi in provincia per motivi politici o legati al conflitto agrario, tra l'autunno 1944 e il luglio 1945.

In un rapporto dell'arma dei carabinieri agli alleati dell'agosto 1945 gran parte del territorio emiliano è descritto, riguardo a quel periodo, come “un focolaio di gravi agitazioni”, in cui il fascismo ha dato “largo sviluppo allo squadrismo”.

Questo ha creato “profondi rancori”, aggravati dai lutti e dalle distruzioni portate di recente dalla guerra.

I frequenti delitti di questo periodo frutteranno a Bologna il nome di "Chicago italiana", affibbiatole dal quotidiano "New York Herald".

Approfondimenti
  • Le attese tradite. Materiali sulla persecuzione dei partigiani italiani nel dopoguerra, a cura di Mauro Maggiorani, Imola, Bacchilega, 2012 (in part. pp. 13-27 contiene brani tratti da: Paolo Alatri, Triangoli della morte, Roma, Tuminelli, 1948)
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 171
  • Adelmo Caselli, Prelevati. La politica, il lavoro, la vita, l'odio, la violenza, i prelevamenti, le uccisioni e i processi nella lunga liberazione di Pieve di Cento, 1945-1951, 2. ed., Pieve di Cento, Bagnoli1920 edizioni, 2011, p. 71
  • Irene Rosa Colizzi, Dopo il 25 aprile. Storie e fatti di cronaca del dopo liberazione, San Lazzaro di Savena, Union Cards edizioni, 1998
  • Irene Rosa Colizzi, J'accuse. Quello che non fu detto di terra d'Emilia. Fatti di cronaca del dopo armistizio 1943-1946, Roma, Il campidoglio, 1988
  • Guido Crainz, Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne, Roma, Donzelli, 1994, pp. 221-222

  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, pp. 107-115
  • Alberto Menarini, Fra il Savena e il Reno. Ricerche dialettali bolognesi, Bologna, Alfa, 1969, p. 66
  • Gianni Oliva, La resa dei conti (aprile - maggio 1945). Foibe, piazzale Loreto e giustizia partigiana, Milano, Oscar Mondadori, 2000
  • Nazario Sauro Onofri, Il triangolo rosso, 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d'archivio, Roma, Sapere 2000, 1994
  • Giampaolo Pansa, Il sangue dei vinti. Quello che accadde in Italia dopo il 25 aprile, Milano, Sperling & Kupfer, 2003
  • Marco Pirina, 1945-1947 guerra civile. La rivoluzione rossa, Pordenone, Centro studi e ricerche storiche Silentes loquimur, 2004, 2 voll.
  • Franco Piro, Comunisti al potere. Economia, società e sistema politico in Emilia-Romagna, 1945-1965. Introduzione alla ricerca, Venezia, Marsilio, 1983, p. 48
  • Angela Maria Politi, Luca Alessandrini, I partigiani emiliani dalla Liberazione ai processi del dopoguerra, in Guerra, resistenza e dopoguerra. Storiografia e polemiche recenti, Bologna, Istituto Storico Provinciale della Resistenza, 1991, pp. 55-81
  • Giacomo e Giuseppe Savini, Cinni di guerra. Memorie e fantasie dei bimbi che videro passare il fronte, Argelato, Minerva, 2020, pp. 87-88, 93-94, 122-123, 148-149, 163

  • Gianfranco Stella, I lunghi mesi del '45 in Emilia Romagna, Ravenna, Tipografia Moderna, 2005
  • Massimo Storchi, Fra storia e comunicazione. Dai "triangoli" alla storiografia, in: Fascismo/i e Resistenza. Saggi e testimonianze per Luciano Casali, a cura di Dianella Gagliani, Roma, Viella, 2015, pp. 153-162
  • Hans Woller, I conti con il fascismo. L'epurazione in Italia, 1943-1948, Bologna, Il mulino, 1997
  • Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 635-636

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