25 giugno 1945
Epidemia di tifo
Il prefetto chiede ai responsabili sanitari di provvedere al ricovero e all'isolamento dei malati di tifo, in preoccupante aumento a Bologna. Per tutto l'anno l'epidemia si propaga in città, anche per la mancanza di posti letto negli ospedali.
Dopo il bombardamento del Sant'Orsola (12 ottobre 1944) erano stati approntati per gli infettivi alcuni locali della scuola Manfredi in via San Vitale (250 letti) e alcune aule delle vicine scuole Albini, già sede dell'ospedale di guerra n. 5.
Approfondimenti
- Gian Luigi Agnoli, Bologna e i suoi ospedali negli anni della guerra, 1940-1945, Bologna, Giraldi, 2007
- Fiorenza Tarozzi, Organizzazione sanitaria e malattie, in Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 285