Signore! la guerra è orrenda e barbara, la guerra

odiata dalle madri, fa infuriare le anime

Mentre la guerra passa, chi semina la terra?

Chi mieterà la spiga, che dal giugno è ingiallita?

La guerra mette un soffio di gelo nelle case,

la paura nelle strade e nelle donne il pianto.

E' barbara la guerra… (A. Machado)

Partigiani della V Zona modenese, sorpresi durante un'operazione con alcuni disertori turcomanni di stanza nella scuola di Pratomaggiore (o Pratomavore), nei pressi di Vignola, reagiscono con le armi, uccidendo un soldato tedesco e ferendone gravemente un altro. Poi si dileguano per i campi.

Poche ore dopo i tedeschi compiono un rastrellamento nelle campagne attorno alla frazione di Bettolino, arrestando i capifamiglia, che però verranno rilasciati una volta accertata la loro estraneità all'azione partigiana.

La vendetta, comunque, non si farà attendere: nel tardo pomeriggio del 12 febbraio un camion tedesco scortato da fascisti conduce alla scuola di Pratomaggiore otto giovani partigiani prelevati a Modena dal carcere di Sant'Eufemia.

Dopo il coprifuoco, i prigionieri vengono portati lungo la provinciale per Sassuolo e impiccati a una trave appoggiata tra due olmi. I loro corpi resteranno appesi per due giorni, sorvegliati da soldati tedeschi e militi fascisti. Il fotografo Gino Roncaglia riuscirà a fotografarli di nascosto.

“Ai margini della strada, nei pressi delle scuole di Pratomaggiore e in vicinanza del luogo dove avvenne l’accennato delitto venne offerto ai passanti uno spettacolo macabro. Da un pergolato formato con un travicello appoggiato a due piante pendevano a grappoli i corpi inanimati di otto persone. L’orrendo spettacolo è stato offerto ai passanti per due giorni consecutivi”. (Cronaca Cavalli)