Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

20 ottobre 1944

Territorio libero sull'Appennino bolognese

Dal 20 settembre i tedeschi, incalzati da reparti della V Armata americana e molestati dai partigiani, si ritirano dalle Piastre per attestarsi sulla nuova linea Verde II, tra Abetone, Libro Aperto, Cima Tauffi, Monte Spigolino, Monti della Riva, Monte Belvedere, Gaggio Montano, Bombiana.

Il 26 settembre la Brigata “Matteotti Montagna” occupa Castelluccio di Porretta e il giorno successivo Granaglione e le frazioni di Borgo Capanne, Boschi, Lustrola e Molino del Pallone.

Il 29 settembre la formazione “Sambuca Pistoiese” occupa Ponte della Venturina, sulla strada Porrettana, e il 30 arriva a Suviana.

Tra il 3 e il 5 ottobre la “Matteotti” e la “Sambuca Pistoiese” prendono possesso della zona Monte Cavallo, Pracchia, Castel di Casio, Porretta.

Il 16 ottobre a Lizzano le brigate “Matteotti Montagna” e “GL” con le brigate Garibaldi, giunte in zona il 29 settembre al comando di Mario Ricci (Armando), d'accordo con i servizi segreti americani (OSS), danno vita alla Divisione partigiana “Armando”

Il 20 ottobre la brigata “Giustizia e Libertà” libera Gaggio Montano, dove si insedia una nuova giunta comunale guidata da Luigi Amaduzzi (con Francesco Berti segretario).

La vasta zona appenninica del Belvedere sopra Porretta, comprendente i comuni di Lizzano, Castelluccio e Vidiciatico (liberato il 17 ottobre), divenuta "terra di nessuno" tra le linee tedesche e alleate diventa una vera e propria "repubblica" partigiana, la seconda in Emilia-Romagna dopo quella di Montefiorino.

Secondo le direttive del CLN, vi sono subito elette amministrazioni civili ed è insediata una polizia partigiana incaricata dell'ordine pubblico. Il comando generale è stabilito a Lizzano nel palazzo detto "Faccetta nera", dove è anche ripristinato l'ospedale.

I partigiani difenderanno il territorio libero fino all'arrivo, l'11 novembre, degli americani della Task force 45. Il 29 ottobre, con l'aiuto dell'artiglieria alleata, attaccheranno per la prima volta il caposaldo tedesco di Monte Belvedere.

Dopo il ricongiungimento con la V Armata, le brigate partigiane non saranno completamente disarmate e smobilitate, ma in parte nuovamente equipaggiate e messe in linea, sotto il controllo dei comandi alleati.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 70-71, 115-116
  • Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di liberazione nel Bolognese. Comune per comune, Bologna, ANPI-Bologna, stampa 1998, p. 116
  • Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e Libertà Montagna e la Resistenza sui monti dell'alto Reno tra storia e memoria, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, Bologna, Pendragon, 2014, pp. 182-185
  • Belvedere terra di Resistenza, a cura di Giovanni Carpani, Bologna, Comitato per il XXX della Repubblica e della Costituzione, stampa 1975, p. 65 sgg.
  • Alberto Cotti (D'Artagnan), La seconda Repubblica partigiana dell'Emilia-Romagna: Porretta Terme, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, ottobre-novembre 1944, S. Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1999, p. 14 sgg.
  • Mario Facci, Alessandro Borri, Porretta dall'Unità alla Repubblica, 1859-1948. Cronache porrettane, aspetti politico-sociali, i sindaci e i podestà, Porretta Terme, Gruppo di studi alta valle del Reno - Comune, 1998, pp. 294-295
  • Guerra e Resistenza sulla Linea Gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006, p. 44
  • Jean Pascal Marcacci, La battaglia di Monte Belvedere. WW2 Linea Gotica 18-24 febbraio 1945. Nei ritrovamenti sul campo di battaglia, nella memoria e nel riuso civile dei materiali bellici, Imola, Angelini, 2008, pp. 29-31
  • Roberto Olla, Combat film, Roma, RAI-ERI, 1997, p. 184 (foto)
  • Partigiani in trincea. La Divisione Modena Armando sulla Linea gotica, 1944-1945, a cura di Luigi Arbizzani, Modena, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea - Comune di Pavullo, stampa 1996
  • La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1967-1980, vol. 5., p. 321 sgg.
  • Eugenio Riccomini, Il perditempo. Altre passeggiate per Bologna, Bologna, Nuova Alfa, 1991, pp. 128-130 (F. Berti Arnoaldi Veli)
  • Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia, Fidenza (PR), Mattioli, 2009, p. 150
  • Claudio Silingardi, Alle spalle della linea gotica. Storie, luoghi, musei di guerra e Resistenza in Emilia-Romagna, Modena, Artestampa, 2009, p. 228
  • Ada Tommasi De Micheli, Armando racconta, Milano, Vangelista, 1982, pp. 225-226
  • Augusto Vaccari, "Armando". Una vita per la libertà, Modena, Il Fiorino, 2001, p. 73 sgg.

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