Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

5 ottobre 1944

L'avanzata della V Armata ostacolata dall'accanita difesa dell'esercito tedesco

Dopo il ritiro dalla prima Linea Gotica i Tedeschi preparano tre nuove linee di difesa in profondità, all’altezza di Loiano, Livergnano e Pianoro. Lo scopo è rallentare l'avanzata degli Alleati e costringerli ad arrestarsi prima della pianura padana per tutto l’inverno successivo.

Il 5 ottobre l’attacco tra Idice e Sillaro della 85a divisione USA porta alla conquista di Monte Bibele, che domina la valle dell'Idice presso Bisano, ma in seguito l'azione è bloccata nei pressi del Monte delle Formiche, bastione chiave della terza linea di difesa tedesca, tenuto saldamente da reparti della 362.a, 65.a e 98.a divisione di fanteria tedesca.

L'altro reggimento dell'85a riesce ad avanzare con difficoltà nella valle dell'Idice fino a Monterenzio, trovando poi impedimento nella presenza di gole profonde e ampi terreni allo scoperto, che favoriscono nettamente la difesa.

Alla destra dello schieramento alleato l'88a divisione, dislocata lungo il Sillaro, avanza oltre Sassoleone, ostacolata dai resti della 4a divisione paracadutisti, alla quale va in aiuto la 334a divisione, proveniente dalla Valle del Setta.

L'8 ottobre l'88a conquista il Poggio del Falchetto e il Monte delle Tombe sul crinale del Sillaro, mentre la 78a divisione e la Brigata Guardie - unità del XIII Corpo - sono incaricate di proteggere il fianco del II Corpo, impegnato nel massimo sforzo offensivo.

Gli scarsi risultati dell'avanzata delle truppe del gen. Keyes in questo settore sono dovuti, oltre che all'accanita resistenza nemica, alle pessime condizioni atmosferiche, che impediscono il supporto aereo e rallentano i mezzi corazzati.

Il villaggio di Loiano, sul crinale tra Idice e Savena, è conquistato all'alba del 5 ottobre da reparti della 91a divisione, mentre non riesce un assalto a sorpresa al caposaldo di Monte Castellari, due miglia a nord, da dove l'artiglieria tedesca continua a colpire.

Il rilievo sarà raggiunto solo il 9 ottobre, sotto una pioggia battente, da una pattuglia della 91a. I reduci del 145° reggimento della 65a divisione tedesca verranno scacciati con attacchi notturni e assalti con scale di corda sulla cresta rocciosa. La battaglia attorno a Loiano costerà agli americani circa 1.400 perdite.

Dopo la conquista di Monte Castellari e del villaggio di La Guarda gli americani si troveranno di fronte il baluardo di Livergnano, sul contrafforte pliocenico, strenuamente difeso dalla 65a div. fanteria tedesca.

Intanto il 2 ottobre gli uomini del 133° e del 168° reggimento della 34.a divisione, dopo aver liberato Pian del Voglio, Montefredente e Madonna dei Fornelli, sul crinale tra Savena e Setta, muovono in direzione di Monte Galletto, conquistato in serata. Il 4 ottobre, con l'appoggio di carri armati, occupano la cima di Monte Venere.

Il 5 ottobre anche il paese di Monzuno, a nord di questo monte, è liberato dai fanti della 34a divisione "Toro", che troveranno in seguito una disperata opposizione presso la massiccia fortezza naturale di Monterumici.

Nella valle del Setta la 34a raggiunge Rioveggio il 6 ottobre e poi prosegue per un breve tratto sulla destra del fiume. La valle del Setta tra Monterumici e Monte Sole è difesa dalla 16a div. SS  del gen. Simon, che comprende il battaglione di Reder, responsabile della strage di Marzabotto.

Tra le valli del Setta e del Reno è in marcia la 6a divisione sudafricana - con le brigate 11a, 12a, 13a - e la 24a brigata di guardie irlandesi e scozzesi. Dopo la conquista di Camugnano e il superamento del Vigese, i sudafricani sono bloccati fino al 13 ottobre sotto Monte Stanco e raggiungono Monte Salvaro solo dieci giorni dopo.

Il fianco occidentale di monte Salvaro e la valle del Reno saranno tenuti saldamente, fino alla primavera successiva, dalla 114a divisione Jaeger e dai fanti della 94a divisione.

 

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 22
  • Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e Libertà Montagna e la Resistenza sui monti dell'alto Reno tra storia e memoria, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, Bologna, Pendragon, 2014, p. 259
  • La battaglia per la "Gotica". Il Secondo Corpo statunitense da Firenze a Monte Grande, a cura di Romano Rossi e Fabrizio Tampieri, Imola, Bacchilega, 2011, pp. 163-186
  • Franco e Tomaso Cravarezza, Le grandi battaglie della Linea Gotica, Torino, Edizioni del Capricorno, 2018, pp. 146-147
  • Combat photo: 1944-1945. L'Amministrazione militare alleata dell'Appennino e la liberazione di Bologna nelle foto e nei documenti della 5. Armata americana, a cura di Vito Paticchia e Luigi Arbizzani, Bologna, Grafis, 1994
  • I giorni della Linea Gotica. Cronologia degli eventi sull'ultimo fronte di guerra in Italia (agosto 1944-aprile 1945), a cura di Gabriele Ronchetti, Bologna, Circolo Culturale Castel D'Aiano, 2005, p. 45 sgg.
  • Guerra e Resistenza sulla Linea Gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006, p. 95, 97
  • Percorsi della memoria. 1940-1945: la storia, i luoghi, a cura di Vito Paticchia con la collaborazione di Paolo Zurzolo, Bologna, CLUEB, 2005, pp. 144-145
  • Giancarlo Rivelli, La guerra, in Monzuno. Storia, territorio, arte, tradizione, Rastignano (Bo), Timeo, stampa 1999, pp. 233-270
  • Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia, Fidenza (PR), Mattioli, 2009, pp. 38-39
  • Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 556-557

A.N.P.I. Pianoro - Sezione "Franco Bonafede" - Cronologia della Liberazione


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